I 4 Comuni aderenti all’Unione delle Terre Sicane (Menfi, Montevago, sambuca di Sicilia e Santa Margherita di Belice), ai sensi dell’art. 8 dello Statuto, hanno trasferito all’Ente sovra comunale le competenze amministrative e gestionali relativamente al servizio di randagismo. L’art. 14 della legge regionale 3 luglio 2000, n° 15 stabilisce infatti che i singoli comuni (l’Ente Terre Sicane nel nostro caso) si possono associare direttamente ad un privati dando loro mandato di provvedere alla cattura dei cani vaganti con le modalità e le procedure previste dalla citata legge regionale.
Così i 4 comuni aderenti all’Ente sovra comunale, con l’intento di ottimizzare i costi, decisero di affidare il servizio “consistente in cattura, trasporto verso ricovero, eventuale rimessa in libertà, custodia, mantenimento, eventuale sterilizzazione, identificazione ed iscrizione all’anagrafe, come cani sprovvisti di proprietari, dei cani radagi catturati sul territorio dei Communi dell’Unione Terre Sicane, nonchè, lo smaltimento delle carcasse di eventuali cani deceduti” ad un privato operante nel territorio di S. Margherita Belice. Tra concessioni scadute e poi rinnovate, il servizio bene o male garantì ai Comuni di poter rispettare la legge. Questo fino allo scorso mese di Novembre. Dà allora, infatti, il servizio è stata completamente sospeso.
La decisione di sospendere il servizio randagismo venne presa dal Consiglio dell’Unione dei Comuni Terre Sicane, con la delibera n. 16/2013, riunita nella Casa Comunale di S. Margherita di Belice il 27/11/2013.
Nella stessa Assemblea il Consigliere Vito Clemente, intervenuto sull’argomento, disse che: “la sospensione del servizio randagismo ha causato diversi problemi ai comuni e la solerte riattivazione deve essere un obiettivo primario di questa Unione.” Per tale motivo, il Consigliere in rappresentanza del Comune di Menfi, propose di tornare a parlarne subito dopo aver deciso le condizioni di compatercipazione finanziaria del servizio e riattivarlo con nuove e diverse modalità contributive. Il Segretario dell’Ente sovra comunale, dando lettura della delibera n. 14 del 12/09/2012, sottolineò inoltre che l’unico servizio gestito dell’Unione veniva sospeso per “carenza di fondi dovuta ai mancati trasferimenti regionali e comunali”.
Consiglieri menfitani presenti: Ignazio Ferraro; Vito Clemente.
Consiglieri menfitani assenti: La Placa Luigi; Andrea Pellegrino; Viviani Ludovico.
Tutto è sospeso quindi in una placida attesa di qualcosa che dovrebbe avvenire ma che ancora non c’è. E si attende. Si aspetta. Sembra un cane che si morde la coda, tanto per restare in tema. E il tempo passa. E si assiste a vigili urbani che aprono le braccia al cittadino che segnala la presenza di randagi, sciorinando l’inadempienza alla legge come giustificazione.
La domanda sorge quasi spontanea: l’Unione Terre Sicane riuscirà mai a saper gestire nella piena efficienza un servizio? Quando si risolverà il problema?
Sommessamente, purchè la mia non resti una semplice critica lanciata nel vuoto con l’impressione di colpire qualcuno o qualcosa, lancio una proposta che potrebbe arginare il problema.
Perchè non proporre di attivare degli sgravi fiscali a tutti coloro che adotteranno un cane ?
Perchè non provare a dare supporto al rifugio egregiamente gestito dall’Associazione Amici di Olivia ?
In questo modo il Comune potrebbe, oltre a risparmiare su ogni cane in affidamento al privato (supponendo che il servizio dell’Ente sovra comunale venga ripristinato), avviare anche una lotta al randagismo con una campagna di sensibilizzazione, incentivando l’adozione dei randagi.
La lotta al randagismo non è certo figlia dell’intollerzanza, ma solo un modo per dare decoro e sicurezza alla città (spesso vengono denunciati casi di aggressioni da parte d branchi di cani, affamati e impauriti) ma anche per dare, incentivando l’adozione, la giusta accoglienza ad animali “più fedeli” spesso al centro di atti barbarici.
Alcune delibere riportanti somme di denaro spese dall’Unione dei Comuni Terre Sicane per il servizio (oggi sospeso):
- € 39.000,00 (n. 33 del 18/12/2013);
- € 72.000,00 (con la delibera n. 06 Reg. del 18/04/2013, viene ripristinato il servizio interrotto [scaduto] dal 1/08/2012);
- € 25.759,66 (n. 20 del 06/11/2013) denaro destinato al gestore del servizio;
- € 44.240,34 (n. 21 del 06/11/2013) denaro destinato al gestore del servizio;