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problemi e soluzioni

Creato il 23 marzo 2014 da Gaia

Ho sentito dire che l’Eni sta devastando la Basilicata tra le proteste impotenti dei suoi abitanti e l’indifferenza generale. Ho trovato il testo di un’interrogazione parlamentare dei 5 Stelle e di una lettera dei pastori lucani che mi ha commossa. La solita maledizione dell’avere petrolio. Se a qualcuno interessa, ho visto che a Udine il 12 aprile al Teatro Palamostre ci sarà uno spettacolo su questo tema, dal titolo M.E.D.E.A. Big Oil.

Bisogna emanciparsi dal petrolio in tutte le sue forme, a cominciare dalle cose più facili: rinunciare all’automobile, ridurre gli imballaggi, mangiare prodotti biologici con meno additivi possibile. E bere acqua di rubinetto, non quella in bottiglia.

L’industria della carne è responsabile dello sterminio di animali selvatici e della riduzione della biodiversità. Bisogna cercare di mangiare meno prodotti di origine animale, anche se biologici – in fondo orsi e lupi vengono continuamente uccisi anche perché mangiano il bestiame al pascolo e danneggiano gli allevatori: un conflitto difficilmente risolvibile.

Come si dice qui, anche se l’argomento non è ancora preso abbastanza sul serio nemmeno nei circoli scientifici, alla base di tutto questo c’è la crescita della popolazione. Bisogna davvero iniziare a parlarne. Bisogna prendere in considerazione sistemi non crudeli per limitare l’immigrazione, scoraggiare economicamente e persino rimproverare pubblicamente, per quanto sia sgradevole, le famiglie numerose, così come critichiamo sprechi e stipendi esagerati. A questo proposito, segnalo questo articolo sul Senegal e le resistenze patriarcal-religiose contro i contraccettivi. L’ho letto poco dopo l’ennesima notizia di sbarchi a Lampedusa. L’articolo è un tassello in più per capire come i “disperati” che giungono nelle nostre coste non sono una realtà ineluttabile ma il risultato di precise scelte. Di alcune di esse siamo responsabili noi, ma non di tutte: chi decide di mettere al mondo tanti figli nella speranza che qualcuno finisca a spedirgli parte del suo stipendio europeo è ancora più direttamente e più vergognosamente responsabile – perché mette al mondo un disperato, e perché scarica questa sua decisione su società che fanno scelte diverse.

Intanto, se i dati dell’Istat sono corretti, solo nei primi dieci mesi dell’anno scorso la popolazione italiana è aumentata di oltre trecentomila unità. La vedo dura salvare la Basilicata, il paesaggio o la pace sociale con queste premesse.


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