L'aumento di litigi, il vortice di malintesi, il manifestarsi di una problematica sessuale, il sentirsi soli e non più in due, il continuo lamentarsi sulla propria insoddisfazione sessuale piuttosto che osservare una vita di coppia ormai in frantumi, sono tutti elementi che suggeriscono a un numero sempre più crescente di persone, indistintamente uomini o donne, alla richiesta di una terapia psicologica e sessuale di coppia. I partner di una coppia comunicano tra loro non solo quando parlano: i loro sguardi, il modo in cui si osservano l'un l'altro, la qualità del loro ascoltarsi, il come e dove si toccano, il cercare il profumo dell'altro: tutti questi elementi sono alla base delle impressioni ed emozioni che un individuo formula sulla propria coppia e su ciò che il/la partner può pensare. Ciò che avviene nel letto di una coppia esprime senza eccessivi dubbi agli occhi di un esperto la qualità della comunicazione tra i partners.
Mentre la metà dei divorzi si produce nei primi sette anni di matrimonio, diverse ricerche hanno contrariamente mostrato che all'inizio di una relazione sentimentale le persone sperimentano soddisfazione circa il legame con il/la partner e mostrano un atteggiamento di impegno ed ottimismo rispetto all'avvenire della loro relazione. E' molto frequente riscontrare la difficoltà ad immaginarsi che quella relazione che in quel momento garantisce soddisfazione e per la quale ci si impegna a portare avanti potrebbe, con il tempo, degradarsi.
"Veronica non è più quella di prima: mi rimprovera dicendomi che quando ci siamo fidanzati io ero una persona diversa. Cosa posso fare per essere quello di prima? Non ne posso più di sentire le sue lamentele".
Così inizia il racconto di Fausto, un uomo di 34 anni che richiede una consulenza sessuologica perchè da qualche mese l'assenza e la sensazione di una forte resistenza ad impegnarsi in attività sessuali con la propria partner si sta trasformando in un vortice di emozioni distruttive e continui litigi.
Fausto arriva in terapia sessuale con la consapevolezza che nella relazione tra lui e Veronica manchi qualcosa di importante: un elemento di cui non si sa il nome, percepito come fondamentale e in grado di funzionare come un collante, un facilitatore della (ri)costruzione dell'intimità e della comprensione tra partners.
Elisabetta e Carlo sono una giovane coppia al loro quinto anno di matrimonio. E' stato Carlo a fissare un appuntamento per una consulenza sessuologica, in quanto da circa tre anni soffre di eiaculazione precoce.La situazione di coppia è andata a peggiorare dopo la nascita del primo figlio. L'appuntamento è stato fissato alle 10 di un freddo giovedì di Febbraio.Ore 10:10 - Elisabetta e Carlo non sono ancora arrivati all'appuntamento e il sessuologo attende la coppia nel suo studio con due sedie vuote davanti. Squilla il telefono. Il rumore del traffico, e un sottofondo di lamentele pronunciate da una voce femminle lasciano emergere una soffocata voce maschile. E' Carlo, che chiama il sessuologo per scusarsi e lo avvisa su ulteriori 15 minuti di ritardo.Elisabetta e Carlo arrivano 20 minuti prima della loro conclusione del loro primo incontro con il sessuologo e la loro problematica sessuale. Il sessuologo ha loro aiutato a capire che già da quel primo incontro il messaggio inviato era molto chiaro: "Fare di tutto per non occuparsi della loro sessualità ed intimità". Eppure anche Elisabetta e Carlo all'inizio della loro storia non avrebbero mai pensato che tutto potesse modificarsi in questo modo.
Perché queste coppie non sono state capaci di mantenere la loro soddisfazione ed il loro impegno?
Nella fase di innamoramento è frequente che i due partners si mostrino particolarmente propensi all'ascolto e al dialogo, alla spinta a farsi conoscere dall'altro e alla curiosità di conoscere l'altro.
E' in questa fase che la coppia inizia a costruire un nuovo spazio: il Noi.
Con il passare del tempo questo spazio può ridursi progressivamente, a seguito di svariati fattori: problematiche sul lavoro, nascita dei figli, calo del desiderio sessuale .. sono sono alcuni esempi.
Gli indicatori del ridursi della dimensione del Noi sono visibili nella qualità della comunicazione tra i partners, infatti questa si fa più essenziale e, nonostante alcuni partners continuino a comunicare tra di loro, comunicano sempre di meno su di loro, su come si sentono, su come stanno vivendo il rapporto con l'altro, sui sentimenti che provano ma non hanno il coraggio di esprimere all'altro, sulle loro frustrazioni e desideri nella vita sessuale.
Fausto, Veronica, Carlo ed Elisabetta sono solo due esempi di persone che trascorrono anni in questo silenzio e che nel frattempo hanno continuato a crescere (in solitudine) pur nella contraddizione di considerarsi ancora in coppia. Nella vita di queste coppie ci sono degli eventi che ogni tanto fanno incrociare il percorso di Fausto con quello di Veronica, quello di Carlo con quello di Elisabetta:
Il risultato è riscoprirsi diversi, il riconoscere l'altro sempre più distante e lontano dalla persona che era all'inizio della loro storia, quando ancora si pensava a costruire un Noi ricco di aspettative e speranze che alimentavano il desiderio di fare un percorso di vita insieme e perseguire un progetto comune.
Sentirsi traditi, illusi, delusi e quasi ingannati dal proprio partner è una delle risposte tipiche.
Fine prima parte
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