Non è invece percorribile la strada di mettere in orbita ancora un altro satellite: sebbene ce ne siano tre pronti a essere mandati nello spazio, il bilancio del governo russo per il 2013 non ha previsto fondi per ulteriori lanci. Vista l’attuale situazione, nessuno adesso a Mosca sa stabilire con certezza quando il sistema potrà essere operativo. Il GLONASS (acronimo di GLObal NAvigation Satellite System) doveva entrare in funzione alla fine di quest’anno, tanto che dal prossimo 1° gennaio tutti gli operatori del trasporto pubblico e di materiali pericolosi dovranno dotare i loro vettori di rilevatori satellitari GLONASS, per riferire la loro posizione all’Agenzia russa del Trasporto.
Come per il Gps, anche il GLONASS è nato da un progetto militare top secret, ideato all’inizio degli anni Ottanta quasi in parallelo con quello americano: il primo satellite GLONASS sovietico fu infatti lanciato in orbita nel 1982. Dopo una sospensione del progetto dovuta alla mancanza di fondi nei primi anni post-sovietici, agli inizi degli anni 2000 il governo russo ha deciso di rifinanziare il progetto, con l’obiettivo tuttavia di trasferirne la tecnologia anche al comparto civile.