Paolo Marcoccia non è semplicemente un pregiudicato vittima dell’agguato dell’altra sera in Piazza Nicosia.
E’ notizia filtrata oggi pomeriggio e confermato dall’ordinanza dell’inchiesta Orchidea e dalla requisitoria del magistrato Lupacchini (presentata oggi per il processo clou nell’ambito della criminalità romana) che il Marcoccia, detto “somarello”, è o è stato un sodale del boss camorrista Michele Senese detto O’pazzo.
Sembra quasi una coincidenza il fatto che, mentre si sta svolgendo il processo d’appello a O’pazzo per decidere se deve rimanere o meno alla clinica psichiatrica, un suo affiliato venga colpito tre volte dal piombo su “due ruote”.
Marcoccia ha gestito per conto di Senese alcune bische e le scommesse sul calcio. Potrebbe essere questa la pista che ha portato alla sparatoria in pieno centro l’altra sera? Potrebbe essere questa la prova definitiva che a Roma le bande si stanno dividendo il territorio lasciato da Senese ed eliminando i suoi uomini ancora fuori? O qualche suo uomo sta facendo il “furbo” e lui dalla clinica fa sentire la sua pressione sui suoi ex sodali? Molte domande ma una risposta in più.
A guardar bene quello che succede a Roma, ormai da un anno, è molte volte legato da un filo rosso.
Per la Banda della Magliana servirono anni per capire il legame tra i vari omicidi e tentati omicidi, oggi non è più così: molti occhi osservano quello che succede e non si chiuderanno
Alessandro Ambrosini