Lungo il percorso di vita,ognuno di noi deve compiere delle scelte e prendere delle decisioni in relazione, ad esempio, al percorso scolastico o professionale, affrontanto fasi cruciali della propria esistenza, che prevedono il passaggio da situazioni conosciute a situazioni nuove. Viviamo così una fase temporanea di disorientamento e di disorganizzazione psicologica in cui potremmo riscontrare numerose difficoltà nel controllare le variabili emozionali e nell’utilizzo di strategie nuove per affrontare la situazione sconosciuta. Questo momento di transizione richiede quindi, un compito orientativo ed una lettura delle variabili che intervengono nella situazione critica, per capire come muoversi ed impostare un’adeguata strategia per affrontare la sfida
Il fronteggiamento positivo di situazioni di transizione è spiegato da due costrutti psicologici quali la “self-efficacy” (autoefficacia) ovvero quanto ci si ritiene capaci di eseguire le azioni richieste per raggiungere particolari obiettivi e il “locus of control” (sede di controllo), ovvero quanto si ritiene di poter controllare la situazione.
In questi momenti è quindi importante essere dotati delle competenze e degli strumenti necessari per compiere una scelta. Facciamo un esempio pratico: al termine della scuola media o superiore, i ragazzi sono spesso disorientati, non sanno che strada intraprendere, non hanno le idee chiare.
In che modo si potrebbe procedere per facilitare il ragazzo nella presa di consapevolezza?
In primo luogo si deve facilitare l’individuazione autonoma di una soluzione soddisfacente e realistica sul piano della fattibilità. È indispensabile che l’adolescentre compia una riflessione su se stesso per individuare l’insieme di risorse e vincoli di ordine materiale e simbolico di cui è portatore (“Quali capacità ho? Quali sono le attività nelle quali raggiungo buoni risultati?” Quali difficoltà potrei incontrare nell’intraprendere un determinato percorso?”).
In seguito bisogna aiutare il ragazzo a cercare informazioni circa i possibili percorsi formativi attraverso vari mezzi, come ad esempio internet, ma anche tramite il confronto con altre persone, in modo da contattare opinioni, atteggiamenti e stereotipi legati alle diverse alternative ; attività di gruppo potrebbero essere estremamente utili a tal fine.
Per finire, il ragazzo ha bisogno di concretezza, quindi potrebbero essere utili visite in aziende o incontri con le persone che lavorano nei vari settori professionali, in modo da avere un’esperienza diretta.
Attenzione! E’ fondamentale essere consapevoli dei vantaggi e dei rischi legati ad una certa scelta professionale o formativa in modo da non agire impulsivamente rimanendo delusi. In gioco c’è il nostro futuro!