E’ stato annullato dalla Cassazione il deposito delle motivazioni della sentenza del processo milanese “Infinito” sulle cosche della ‘ndrangheta in Lombardia, con cui sono state condannate 110 persone, tra i quali il boss milanese Cosimo Barranca.
Alcuni imputati avevano presentato ricorso ai giudici della Cassazione. A quanto si apprende ci sarebbero problemi di notifica dell’atto e il deposito delle motivazioni era avvenuto in due tempi. Sarà ora compito della Corte d’appello valutare gli effetti sul processo di secondo grado.