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Processo alla storia. L’uccisione di Fra’ Diavolo

Creato il 17 ottobre 2011 da Casarrubea
Processo alla storia. L’uccisione di Fra’ Diavolo

Il difensore del prof. Giuseppe Casarrubea, avv. Vincenzo Gervasi

Il 4 luglio 2005 furono ascoltati come testimoni a favore della Difesa del prof. Giuseppe Casarrubea, i testi Aristide Spanò e Carlo Ruta. Il primo, figlio di Francesco Spanò che era stato il braccio destro di Cesare Mori al tempo delle lotte che il fascismo condusse contro la mafia madonita, si avvalse del ricco archivio del padre per sostenere che l’uccisione di Salvatore Ferreri, alias Fra’ Diavolo, membro autorevole della banda neofascista di Salvatore Giuliano, era stato eliminato  per una scelta precisa della mafia alcamese, guidata da Vincenzo Rimi. Il secondo, autore di un pregevole volume dal titolo ”Il binomio Giuliano-Scelba”, edito da Rubbettino, espose i risultati di alcune sue ricerche in merito ai problemi sollevati dalla querela del generale dell’Arma, nel 1997.

Si tratta di due contributi importanti alla conoscenza storica di quei fatti, oltre a quelli esposti da Orazio Barrese, Salvatore Lupo, e altri docenti e studiosi di storia contemporanea, durante le udienze e di cui ci occuperemo dopo.


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