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Processo alla storia. L’uccisione di Fra’ Diavolo (III)

Creato il 19 ottobre 2011 da Casarrubea
Processo alla storia. L’uccisione di Fra’ Diavolo (III)

Un momento del processo: l'avv. Gervasi esamina la documentazione a difesa

DIF. DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI

Ora vorrei passare al dato specifico del periodo che ci interessa e del fatto per cui oggi è il giudizio: l’uccisione di Salvatore Ferreri detto Frà Diavolo. Lei, nella sua “Storia della mafia”, ha, su questo punto, dedicato diciotto righe che vorrei leggere, per una migliore intelligenza, facendole poi delle domande. Se il Giudice mi consente…

GIUDICE

Prego.

DIF. DELL’ IMPUTATO, AVV. GERVASI

Sto leggendo a pagina 164 del “Storia della mafia dalle origini ai giorni nostri” del professore Lupo. “Qui siamo all’inizio del ’46 e Giuliano imperverserà per altri quattro anni. I banditi caduti rappresentano le vittime più che del decreto di una qualche superorganizzazione, della lotta per la ridefinizione delle gerarchie criminali nel caos del dopoguerra che rappresenta l’umiliazione dell’idea di mafia d’ordine, la comprova quotidiana della resistenza di una sua funzione mediatrice e regolatrice. Sono gli apparati dello Stato che, a furia di evocarla, finiscono per materializzarla veramente. Un solo esempio: Messana ha un contatto nella banda, Salvatore Ferreri, detto Frà Diavolo, uomo nelle mani della cosca di Alcamo che promette, ma non mantiene, la consegna di Giuliano. Frà Diavolo viene ucciso misteriosamente mentre si trova in stato di arresto in una caserma dei carabinieri. Secondo Spanò, il capomafia alcamese Vincenzo Rimi sarebbe stato il fiduciario per l’uccisione di Ferreri da parte dei carabinieri perché temeva che Ferreri, arrestato, parlasse. Opinione di un questore, non di un sovversivo. Se si pensa che il Rimi diverrà uno dei personaggi più importanti e più protetti della mafia negli anni cinquanta e sessanta, si potrà fare qualche ipotesi sull’effetto inquinante di questi legami. Quali effetti ha la trama vincente, quella tra Luca, Minasola e Pisciotta. “Siamo un corpo solo: banditi, polizia e mafia come il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo”, urla Pisciotta al processo di Viterbo”. E allora, professore, io le chiedo, come dire, alcune specificazioni. Secondo i suoi studi, chi è Salvatore Ferreri detto Frà Diavolo?

per leggere il testo dei testimoni a difesa clicca qui:

Testi Lupo e Barrese PDF

 


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