Duro scontro tra il ministro della Difesa, che prima attacca Franceschini e poi se la prende con il presidente della Camera, intervenendo in aula sulla manifestazione del popolo viola contro il governo in corso fuori Montecitorio. Con il suo intervento il ministro della Difesa accende la miccia di uno scontro che, in pochissimo tempo, porta all'interruzione della seduta e a pesanti critiche anche dall'interno del Pdl. Durante la controreplica di Franceschini, infatti, La Russa si mette platealmente a battere le mani. Il presidente della Camera Fini non gradisce il gesto e, mentre l'aula si va riscaldando, invita il ministro a un comportamento più consono.
"Non mi rompere", gli ribatte la Russa. A questo punto Fini si inalbera e replica: "Non le permetto di rivolgersi in questo modo alla presidenza", ma La Russa risponde con un "vaffa" seguito dal gesto della mano. Fini, furibondo, sospende la seduta e lascia l'emiciclo non prima di aver sibilato ai suoi 'curatelo'. I deputati del Pd, commentano con i giornalisti: "E' un vero fascista", mentre il finiano Granata dice tra sé e sé: "ha cambiato pusher".
Ma per quale motivo tutta questa agitazione oggi?
La maggioranza a sorpresa ha chiesto di invertire l’ordine del giorno e di passare direttamente al voto sulla prescrizione breve.
I partiti di opposizione hanno naturalmente reagito in maniera decisa alla proposta della maggioranza che è riuscita a far passare la richiesta con ben 15 voti di scarto.
Duri i commenti degli esponenti dei partiti di opposizione :
Franceschini (Pd) : ''Cosa andate a dire ai popoli padani a cui avete promesso la sicurezza? Andrete a dire che volete liberare i criminali? Il processo breve ha come unico scopo di fermare il processo Mills del Presidente del Consiglio, ma le conseguenze immediate saranno che migliaia di processi rischiano la prescrizione e saranno liberati anche imputati di rapina o violenza sessuale. Ma di fronte al Presidente del Consiglio le rapine e le violenze non contano e vi comportate da servitori fedeli''. Franceschini ha affermato che si tratta di un’altra pagine nera della nostra storia ed ha sottolineato che : “e' stato scelto questo momento perche' oggi, casualmente, il Presidente del Consiglio e' corso a Lampedusa seguito da giornalisti e telecamere. Quella visita e' soltanto per coprire il processo breve che volete portare in Aula. Provate vergogna!''.
Casini (UDC) : Siamo alle solite, altro che riforma epocale...". Casini si è detto "totalmente d'accordo con Franceschini", che aveva criticato il Governo, e ha aggiunto: "Mi vorrei rivolgere al ministro della Giustizia, vorrei capire se ha ancora valore il dibattito politico che c'è tra di noi.”
"Ha presentato una riforma costituzionale e ha detto davanti a tutti che il Governo si impegnava a levare tutti quelli che potevano essere considerati provvedimenti settoriali, minimali, ad personam". E l'Udc, ha ricordato Casini, ha risposto "'benissimo, vogliamo ragionare', abbiamo convenuto con lei che la riforma della giustizia è necessaria. Ho persino litigato con l'onorevole Bersani perché le abbiamo creduto... E il giorno dopo spuntano provvedimenti come questo. Dopo averci illuso e dopo avere illuso gli italiani, ecco spuntare il solito provvedimento che serve solo a placare le ossessioni giudiziarie del presidente del Consiglio. E' una vergogna, soprattutto per chi, come noi, ritiene che la riforma della giustizia deve essere fatta. Il giudizio lo daranno gli italiani a partire dalle prossime amministrative".
Della Vedova (Futuro e libertà) : "questo processo breve è il peggior viatico se non la pietra tombale sulla riforma della giustizia, sono esterrefatto, mi cascano le braccia".