Il processo che vede imputato il Parlamentare del PDL Nicola Cosentino – accusato di concorso esterno in associazione mafiosa -, incardinato presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE), è stato rinviato al 18 aprile a causa della mancata notifica dell’avviso di fissazione dell’udienza all’Avvocatura dello Stato per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il GIP della Procura della Repubblica Raffaele Piccirillo ha firmato in data 7 novembre 2009 un’ordinanza di arresto nei confronti dell’ex – sottosegretario all’Economia -attualmente ancora coordinatore del PDL in Campania -, attualmente in vigore e confermata due volte dalla Corte di Cassazione (nell’ultima decisione, emessa nel mese di dicembre del 2010, la Suprema Corte lo ha definito “socialmente pericoloso”, nonostante si sia dimesso ed abbia un ridotto valore politico); tuttavia, il parlamentare non è ancora in carcere perchè il Parlamento si è pronunciato in senso sfavorevole al suo arresto.
Ma quali sono le accuse nei confronti di Nicola Cosentino? Eccole in sintesi:
- Dal 1980 sarebbe il referente istituzionale del clan dei casalesi, ai quali avrebbe offerto la possibilitò di partecipare ai proventi delle assunzioni e degli appalti del ciclo dei rifiuti, ricevendo sostegno elettorale
- avrebbe “finto” di avversare la costruzione dell’inceneritore di Santa Maria la Fossa – nel casertano – per favorire un progetto dei clan
- Avrebbe presuntivamente il controllo assoluto delle assunzioni e degli incarichi all’interno della Eco4, l società di rifiuti del casertano
Cosentino ha chiesto ed ottenuto di essere sottoposto a giudizio immediato; pertanto, è già stata depositata una lista di 150 testimoni, tra i quali spiccano l’ex Governatore della Campania Antonio Bassolino, l’ex parlamentare Lorenzo Diana, l’ex sub commissario all’emergenza rifiuti Raffaele Vanoli, il ministro Altero Matteoli. La Procura intende dimostrare, tra le altre cose, che l’ex – sottosegretario all’Economia ha cercato di costruire un ciclo di rifiuti alternativo e in concorrenza a quello ufficiale, gestito da Fibe-Fisia-Impregilo mediante un contratto stipulato con il commissariato per l’emergenza. La Fibe, imputata in altro processo – insieme alll’ex- Governatore Antonio Bassolino per il disastro dei rifiuti in Campania – intende costituirsi parte civile nel processo di Santa Maria Capua Vetere.
Roma, 10 marzo 2011
Avv. Daniela Conte
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