.Il processo Mediaset, che ha fatto parlare di sé lungamente in questi ultimi mesi, è ormai giunto all’epilogo. La carta stampata e le televisioni sono state letteralmente in fibrillazione in questi ultimi giorni per conoscere la sentenza di assoluzione o condanna del Cavalier Berlusconi. Lo stesso avvocato difensore del leader del Popolo della Libertà, Niccolò Ghedini, negli ultimi giorni ha rivelato la complessità nel difendere di fronte alla corte il proprio cliente. Ma ora il “dado è tratto”: Silvio Berlusconi è stato dichiarato definitivamente colpevole, e sebbene non sarà interdetto dai pubblici uffici per i prossimi 5 anni come in appello, subirà le inevitabili conseguenze. È un autentico scacco matto inferto ai sostenitori del Cavaliere e ai compagni di coalizione. Dopo 7 ore di camera di consiglio, la Cassazione ha emesso il fatidico verdetto. La sentenza è stata letta dal Presidente Esposito alle ore 19:40. Confermata la condanna a 4 anni per frode fiscale. Ora la Sinistra italiana potrà effettivamente esultare, o almeno farlo in parte, dopo l’ingente scossone non solo mediatico. Uno dei più temibili avversari politici è stato messo all’angolo, quasi in un tremendo ko. Silvio Berlusconi, ritenuto colpevole, può dichiararsi in un certo modo esiliato dalla politica del Paese, sebbene non del tutto costretto ad abbandonarla. Vogliamo forse ripensare a Bettino Craxi? Qualcuno lo farà pure, altri non si sentiranno di pronunciare tale azzardo. Non importa. Ora il destino del Popolo della Libertà è drammaticamente in bilico. È necessario rinfocolare il consenso da parte degli elettori. Si dovrà dare un colpo sull’acceleratore, altrimenti si assisterà all’inevitabile naufragio.
Photo credit: European People’s Party – EPP / Foter / CC BY
Articolo di Stefano Boscolo e Matteo Rinaldi