Nella nota ufficiale della Corte Costituzionale si legge che "Nell'odierna Camera di Consiglio la Corte ha dichiarato ammissibile il conflitto di attrubuzioni tra i poteri dello Stato sollevato dalla Camera dei deputati nei confronti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e del Gip presso lo stesso Tribunale, a seguito della richiesta di rinvio a giudizio immediato da parte della Procura e del decreto di giudizio immediato emesso dal Gip nei confronti del Presidente del Consiglio, membro della Camera dei deputati".
Come si ricorderà, il 3 febbraio 2011 la Camera dei Deputati aveva votato il rifiuto dell'autorizzazione alla perquisizione dell'ufficio di Giuseppe Spinelli - ragioniere di fiducia di Berlusconi -, richiesta dagli inquirenti milanesi. In quell'occasione, era stato ritenuto che l'avvio del processo violava le prerogative della Camera dei Deputati - della quale il Presidente del Consiglio è membro -; pertanto, gli atti erano stati inviati di nuovo a Milano ed era stata segnalata l'incompetenza della Procura a giudicare circa eventuali reati ministeriali commessi dal Presidente del Consiglio.
E' importante precisare che la decisione di oggi della Consulta è soltanto un preliminare "via libera" al conflitto di attribuzioni; il merito della questione sarà deciso non prima dell'autunno di quest'anno e potrebbe addirittura slittare al 2012.
Ora sarà disposta la notifica alle parti e la Camera dei Deputati avrà 60 giorni di tempo per notificare il ricorso alla Procura di Milano e altri 30 giorni per depositare l'atto presso la cancelleria della Costituzionale. A seguito di questi adempimenti, sarà fissata la data del giudizio di merito.
Nel frattempo il processo che vede imputato Silvio Berlusconi per i reati di concussione e prostituzione minorile può proseguire, a meno che i Giudici del Tribunale di Milano non ritengano opportuno sospenderlo in attesa della decisione della Corte Costituzionale.
Roma, 6 luglio 2011 Avv. Daniela Conte
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