La FIA accusa Pirelli e Mercedes
L'avvocato dell'accusa Mark Howard ha citato articolo 151c dichiarando che "indubbiamente il team Mercedes ha avuto a disposizione informazioni ricavate dal test che hanno evidentemente compromesso la competizione sportiva", insistendo sul fatto che la scuderia tedesca abbia utilizzato una vettura attuale, ricavandone un chiaro beneficio in termini di prestazioni per il proseguo della stagione.
Attraverso Howard la FIA ha inoltre sostenuto che, sebbene l'accordo commerciale con la Pirelli permetta fino a 1000 km di test con ogni squadra di Formula 1, il loro contratto preveda anche che la prova venga svolta secondo le norme emanate dal Regolamento Sportivo della FIA, sottolineando il fatto che sebbene ci siano state alcune comunicazioni informali con il team Mercedes, l'organo di governo non abbia mai ricevuto un termine esatto in cui il test sarebbe stato effettivamente svolto.
La difesa del team Mercedes AMG Petronas
Ross Brawn, team principal Mercedes
L'avvocato del team Mercedes ha citato l'articolo 22.1 ('Il test su pista viene considerato come una prova a tempo svolta su un circuito non facente parte di un evento organizzato da un competitore iscritto al Campionato, utilizzando una vettura conforme all'attuale Regolamento Tecnico della Formula 1 in aggiunta a quelli dell'anno precedente o successivo'), insistendo sul fatto che la prova in questione sia stata organizzata dalla Pirelli e non dalla scuderia stessa, che quindi non avrebbe dovuto rispondere alla succitata norma regolamentare.La Mercedes ha poi giocato la carta Charlie Whiting, chiedendo al tribunale di poter inserire nelle prove la telefonata fatta al direttore di gara della FIA per avvisarlo dell'imminente test.La difesa della Pirelli Motorsport
Paul Hembery, Pirelli
Il fornitore unico di pneumatici Pirelli, prendendo come esempio il 'Crashgate' in cui Flavio Briatore venne scagionato da ogni accusa, ha sostenuto che la FIA non abbia diritto di imporre alcuna forma di punizione disciplinare contro terzi, con l'avvocato Dominique Dumas che ha chiarito come la casa italiana "non sia sotto la giurisdizione o autorità della FIA"Inoltre, come parte della tesi della difesa, Dumas ha aggiunto che nel contratto tra FIA e Pirelli non vi è presente alcuna clausola che specifichi che tipo di vettura debba essere utilizzata nei test.
Risposta della FIA alla difesa di Pirelli e Mercedes
Charlie Whiting
Rispondendo alle osservazioni della Pirelli, l'avvocato della FIA Mark Howard ha sostenuto che le dichiarazioni della difesa siano state "confuse e finalizzate a far perdere il punto della situazione", confermando la pari colpevolezza della casa italiana e della Mercedes, ree di aver violato il regolamento sportivo.In risposta alla richiesta della scuderia tedesca di utilizzare la telefonata con Whiting, la FIA ha risposto che il direttore di gara abbia suggerito ai vertici della Mercedes di inviare una copia della comunicazione a tutte le altre scuderie competitrici nel Mondiale di F1 2013, per dare a tutti l'opportunità di poter unirsi a tali test.
Sentenza rinviata a domani
Il tempo richiesto per le testimonianze della difesa ha causato un ritardo nel procedimento giudiziario, con il conseguente slittamento anche della sentenza che verrà pubblicata domani. In caso di verdetto di colpevolezza per Pirelli e Mercedes, il mondo della F1 potrebbe essere percosso da gravi mutamenti, con entrambe le parti che hanno minacciato negli scorsi giorni di prendere in considerazione l'ipotesi di un allontanamento da questo sport.