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Prodi a Putin: maggiore impegno russo nella cooperazione Onu in Africa

Creato il 27 novembre 2013 da Alessandroronga @alexronga

Prodi a Putin: maggiore impegno russo nella cooperazione Onu in AfricaTra i punti della “due-giorni” italiana di Vladimir Putin c’era anche un vertice  con l’ex premier italiano Romano Prodi, oggi inviato speciale dell’Onu per il Sahel, la regione subsahariana che va dalla Mauritania all’Eritrea, colpita da gravi piaghe quali carestie, sottosviluppo e infiltrazioni terroristiche. L’incontro è avvenuto lunedì sera dopo che Putin era stato ricevuto da Papa Francesco e prima che il presidente russo si recasse al Quirinale per incontrare Giorgio Napolitano: nonostante il colloquio avesse riguardato temi importanti come la cooperazione in Africa, i media italiani hanno pressochè snobbato l’evento, interessati più alla bufala mediatica del fantomatico passaporto diplomatico che Putin avrebbe dovuto consegnare di lì a poco a Berlusconi.  Ecco di seguito un estratto del loro colloquio, estremamente informale (i due si danno del “tu”), come pubblicato dal sito istituzionale del Cremlino.

PUTIN: Buonasera, Romano. Sono molto felice di vederti. Grazie per aver trovato il tempo per incontrarci.

PRODI: Benvenuto. Dopo Valdai (il Forum economico internazionale che si tiene annualmente nella omonima località russa, ndr) è sempre un vero piacere per me incontrarti qui a Roma.

PUTIN: Volevo partire proprio da questo: ringraziarti per aver partecipato a quella conferenza e fare una richiesta. Come sai, ci stiamo preparando per il vertice del G8 del prossimo anno, e un importante tema in agenda sarà la migrazione, i processi migratori e i problemi ad essi associati. Penso che questo tema sia particolarmente pertinente per la Russia, l’Europa e l’Italia.
Vorrei fare una richiesta: come membro del Valdai Club o semplicemente in qualità di esperto, vorresti lavorare con i nostri esperti, compresi i nostri “sherpa” (i diplomatici che curano la preparazione dei vertici, ndr), per preparare questo argomento?

PRODI: Sarebbe per me un grande piacere, anche se, come sai, io non sono un vero esperto in materia di migrazione. Ma, naturalmente, io sono pronto ad aiutare con tutti gli aspetti economici relativi a tali questioni.
Possiamo discutere quali argomenti a cui vogliamo dare più attenzione, che argomenti da affrontare. Certo, mi piacerebbe parlare di più dell’area mediterranea, la regione che mi è familiare, dove vivo. Ma questo è un aspetto tecnico, e, ovviamente, la mia risposta è sì.

PUTIN: Grazie. Parleremo con i nostri colleghi, quelli che hanno lavorato nell’ambito del Valdai Club, per coinvolgere anche quella parte di esperti nella preparazione dei temi per il G8.

PRODI: Questo sarà un tema esclusivo nell’agenda del G8?

PUTIN: Sarà uno dei temi principali. Il secondo tema è quello che hai portato menzionato tu stesso, mi riferisco alle tue attività nelle Nazioni Unite, le questioni africane su cui stai lavorando.

PRODI: Per farti un breve riassunto di quello che ho fatto nel mio lavoro, vorrei dire che, come probabilmente sai, sto preparando una relazione speciale per discutere all’internodel Consiglio di Sicurezza. Si terrà anche una riunione speciale su questo tema, ci sarà una sessione del Consiglio di sicurezza il 12 dicembre dedicata specificamente all’argomento da me introdotto.
Un’università italiana ed i nostri esperti hanno preparato un programma speciale. I temi che toccheremo sono noti a tutti: cibo, acqua, sanità, scuole ed energia. La più grande innovazione in questo processo sta nel fatto che i paesi-donatori, e spero che la Russia sarà tra di loro, potrannoscegliere il modo con cui fornire assistenza: o trasferiranno fondi direttamente, oppure sceglieranno un particolare progetto e procederanno alla sua realizzazione sotto le proprie bandiere. Ad esempio, la costruzione di un ospedale, che sarà costruito sotto la bandiera di una nazione particolare. Questo ci aiuterà a realizzare i nostri progetti molto più rapidamente, e ad  evitare tutte le procedure burocratiche e asvolgere subito il lavoro necessario a raggiungere i nostri obiettivi. In questo modo andremo a modificare i concetti di versatilità e multilateralismo, ma tutti i partecipanti hanno concordato con questa idea.
Mi auguro vivamente che la Russia diventi un partecipante attivo in questo processo. In questo modo, può fare un considerevole, reale ingresso nel nostro lavoro comune.
Inizialmente, il mio mandato doveva scadere nel mese di ottobre, ma è stato prorogato fino al 31 gennaio 2014 e mi aspetto che nei prossimi giorni i miei piani e i miei progetti in questo ambito vengano approvati. La Banca Africana è impegnata a monitorare l’attuazione di queste idee.
Mi auguro che riusciremo a realizzare tutto ciò che è sulla nostra agenda, anche se non nego la mia preoccupazione sul fatto che l’attenzione della comunità mondiale è stata recentemente dirottata su verso altre questioni. Molte altre crisi internazionali sono sorte,  anche in Siria, e la gente sta semplicemente dimenticando che anche l’Africa ha dei problemi molto urgenti da risolvere.
Non è neanche il fatto la situazione economica in questi paesi sia particolarmente difficili, quanto piuttosto che, tra le altre cose, vi è un rischio-terrorismo in questi stati, dove esistono a malapena i confini.
Vorrei raccontarvi la mia particolare preoccupazione per la situazione in Libia. Noi sottovalutiamo i processi che avvengono in quella nazione, la tensione e scontri che stanno avvenendo lì. Credo che la situazione può diventare simile alle condizioni in Siria prima della guerra. Dobbiamo fare qualcosa adesso, prima che tutti questi problemi entrino in una spirale fuori controllo.

PUTIN: Sono pienamente d’accordo con te su questo tema. Per le iniziative riguardanti l’Africa: in questo momento non posso dire come e quanto, ma certamente parteciperemo a questo programma ed  certamente esamineremo le vostre proposte in modo più dettagliato.


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