A Cremona i documenti presentati dall’acciaieria Arvedi sono stati respinti e archiviati dalla Provincia, che ha negato la valutazione d’impatto ambientale sul raddoppio della produzione. Intanto partono le prime richieste di convocare di nuovo l’osservatorio Arvedi del Comune di Cremona.
Giorni decisivi, ancora, per il gruppo Arvedi, che ha consegnato all’Arpa entro il 31 dicembre il piano di risanamento acustico previsto prima per l’autunno poi rimandato, mentre i rumori restano elevati. Ora l’Arpa lo sta valutando. Finirà quel frastuono? I boati continuano. Le soglie poste dagli enti locali e dall’Arpa sono stati considerati pesanti dall’azienda, come ammesso nell’ultima riunione dell’Osservatorio Arvedi. Maura Ruggeri del Pd ha chiesto già la convocazione dell’Osservatorio Arvedi per fare il punto della situazione, mentre le lamentele dei cittadini arrivano continuamente alle istituzioni.
Il piano di gestione dei rifiuti dell’amministrazione provinciale ha inserito la discarica dell’acciaieria tra i fattori da valutare, a pagina 104. E la stessa Provincia, tramite i settori Pianificazione territoriale e trasporto e Ambiente e agricoltura, ha respinto i documenti dell’azienda, che chiedeva l’assoggettabilità a valutazione d’impatto ambientale per l’adeguamento della produzione, dopo il raddoppio del 2008.
Le integrazioni presentate dal gruppo industriale il 29 luglio 2013 sono parziali e non permettono una chiara e completa disamina degli impatti legati alla richiesta di potenziamento dell’impianto, come sostiene il dirigente della pianificazione territoriale maurizio Rossi.
L’azienda afferma che in 321 giorni lavorativi all’anno la produzione totale è 3 milioni e 543mila tonnellate. Per l’architetto Rossi però nemmeno i 321 giorni lavorativi risultano dai documenti presentati.
Altro problema, l’esposto pendente al Consiglio di Stato, presentato da alcuni cittadini.
La prossima riunione dell’Osservatorio avrà molto da discutere, anche perché aumentano le richieste di ampliare o costruire discariche e i soggetti interessati sono sempre più numerosi col passare degli anni.