Professione Papa’: Puntata 3

Da Mriitan @MassiRiitano

Eccoci al terzo appuntamento.

Continuo a parlare delle cose utili e soprattutto inutili che vi troverete a comprare.  Una cosa veramente inutile, o meglio per nulla utilizzata e quindi in verita’ non sono nemmeno in grado di giudicarne la funzionalita’, e’ stao il Respisense, ne parlai in un post di qualche tempo fa che torvate qui.

Si tratta in pratica di un oggettino che controlla il respiro del bimbo emettendo dei suoni per avvertire in caso di mancato respiro per piu’ di un tot di secondi, doveva in pratica aiutare a prevenire la morte in culla. Beh il controllo del respiro del bimbo alla fine viene fatto per vie empiriche, molto piu’ banali e pratiche, anche perche’ il Respisense, per quanto piccolo fosse, sembrava sempre gigante su un nanerottolo di 50 cm, per cui farglielo indossare sembrava una vera e propria condanna che sicuramente il piccolo non merita.

Alla fine, come detto, la paura per i neogenitori e’ cosi’ grande che spesso durante la notte si sta li a sentire il minimo respiro per cercare di capire se e’ tutto in ordine. Ricordo i primi giorni con Jacopo, in cui non riuscivamo a dormire per piu’ di 20 minuti di seguito (colpa nostra, non sua poverino), che a volte si addormentava sul mio petto, e in quel caso sentire il respiro e’ abbastanza semplice, e mi applicavo in modo ossessivo per capire se respirava con regolarita’ e sobbalzavo ogni qualvolta magari ritardava la respirazione per qualche secondo. Certo genitori novizi e quindi grande apprensioni, ma credo ci siano passati tutti e come tutti con il tempo si riescono a capire tante cose.

Inoltre i bimbi sono abitudinari, per cui e’ facile capire se stanno bene o meno, ovviamente parlo di cose di base, non certo di malattie particolari per cui occorre una attenzione massima. E visto che ho toccato il tasto malattia, e’ anche normale che il bimbo si ammali, e si ammalera’ per tante volte nel corso della sua vita, ed e’ incredibile come una febbre, un raffreddore, un semplice starnuto si trasformi, con un neonato in casa, in un atto da analisi logica. Che tipo di starnuto era, ogni quanto lo fa, la tosse era rauca o secca, gli occhi sono lucidi? ma quanto lucidi?

Beh vi diro’ che sono sempre stato molto superficiale se queste cose, ancora non distinguo il mal di stomaco dal mal di pancia, per me era sempre e solo mal di pancia, ma questa attenzione meticolosa scatta anche nel papa’ meno attento del mondo. Il sapere che il bimbo e’ un po’ abbattuto a causa di un piccolo raffreddore, ti mette in uno stato di angoscia che e’ difficile scrollarsi di dosso. Simpatico e’ poi il quadretto che si va creando tra mamma e papa’, ci sono momenti in cui il papa’ diventa superapprensivo, e la mamma fa la rilassata per poi ribaltarsi completamente la cosa nel giro di un minuto.

Facciamo il caso della febbre. Saranno innumerevoli le volte in cui il bimbo sembrera’ caldo, caldissimo, magari si cerca un confronto con l’altro e le sensazioni sono assolutamente opposte, ed e’ li che entra il gioco un altro strumento veramente utile: il termometro.

Fino a 11 mesi fa misurare la febbre sembrava la cosa piu’ semplice del mondo, si prendeva il termometro digitale, oramai quelli al mercurio sono banditi, lo si ficcava sotto il braccio e si aspettava il bip. Cosa c’e’ di difficile? Avete provato a farlo con un esserino che esegue 125 movimenti al secondo e tutto quello che gli passa davanti e’ qualcosa da ingurgitare? ma qui la tecnologia ci viene ovviamente in aiuto.

Accantonato il regalo del termometro digitale Chicco per bimbi, che magari tornera’ utile in eta’ piu’ tarda, ho acquistato un temometro frontale, a contatto, in pratica si poggia questa zona del termometro sulla tempia del bimbo e in 2/3 secondi rileva la temperatura. Anche questo un flop gigantesco. Avete mai provato a prendere un qualsiasi oggetto e cercare di tenerlo poggiato sulla testa di un bimbo sveglio? cerchera’ di prendere il termometro, di afferrarlo, di mangiarlo naturalmente e quindi verranno fuori, nonostante i soli 2/3 secondi, cinquantasei temperature differenti.

Per cui alla fine, dopo l’esperienza ospedaliera di questa estate, e dopo aver visto l’efficacia dei temometri da orecchio, abbiamo deciso di acquistare quello, e da li ogni volta che c’e’ un dubbio si procede alla verifica immediata. Per cui se posso permettermi un consiglio acquistate subito un termometro da orecchio.

Altro oggettino interessante e’ il Mangiapannolini. Assodato che a Bagnoli si fa la raccolta differenziale, per cui abbiamo solo alcuni giorni in cui si gettano determinate tipologie di “monnezza”, e’ improbabile tenere in un sacchetto aperto un pannollino. Celebre la frase di un film di Siani, in cui lui cambia un pannolino e dice: “Ma che ti hanno dato da mangiare i Pockemon morti?”…in effetti i pannolini sporchi sono un’arma potentissima, di qui queste invenzioni moderne che raccolgono i pannolini in un sacco “teoricamente” sotto vuoto, e che quindi non rilascia odori. Anche noi abbiamo optato per uno dei tanti modelli in circolazione, uno che prevede utilizzo di un sacco di plastica standard, non brevettato, e sicuramente una parte del lavoro lo fa, ma la puzza signori miei si insinua comunque, e a volte c’e’ da morire, angeli di bambini.

Avete comprato i panni bianchi? alla prossima

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