“Se la Roma vince il campionato mi spoglio al Circo Massimo”. Così disse Sabrina Ferilli… e così fece, nel 2001, per celebrare il terzo scudetto giallo rosso.
Me la ricordo, seminuda, di fronte a centinaia di migliaia di uomini osannanti, con un bikini color carne e piccole, maliziose decorazioni che a distanza davano l’impressione che i suoi capezzoli e il suo pube si offrissero agli sguardi vogliosi della folla.
La donna, nella sua trionfante nudità, era tremante, sudata, gli occhi sbarrati, le labbra contratte. Aveva paura ed era al contempo esaltata dall’enorme onda di desiderio che si levava dalla folla, travolgendola.
Aveva paura, sentiva che la folla, drogata dal suo profumo di femmina, avrebbe potuto sbranarla, divorarla, come accade a Jean-Baptiste Grenouille, il protagonista di “Perfume”, creatore del profumo “perfetto” in grado di dargli un magico potere su tutti gli uomini:
“Aveva ancora profumo a sufficienza da asservire il mondo intero se avesse voluto; sarebbe potuto andare a Versailles a farsi baciare i piedi dal Re, scrivere al Papa una lettera profumata e rivelarsi come il nuovo Messia. Avrebbe potuto fare questo e molto di più, se avesse voluto. Possedeva un potere più forte del potere del denaro o del terrore o della morte, l’invincibile potere di suscitare l’Amore nell’Umanità”.
Federico Bernardini
Illustrazione tratta da Google immagini