Progetto Flaminio: la lettera dei comitati

Creato il 24 febbraio 2015 da Carteinregola @carteinregola

Ritorniamo sulla questione del Progetto Flaminio, promosso dall’Assessorato alla Rigenerazione Urbana di Roma Capitale e da Cassa Depositi e Prestiti SGR, che ha acquistato l’area degli ex stabilimenti militari dal Demanio, dove dovrebbero sorgere per metà appartamenti, un albergo e una parte commerciale con negozi, per metà la Città della Scienza, una piazza pubblica e servizi per il quartiere. Cittadini e associazioni hanno aderito a un tavolo partecipato, che per mesi ha lavorato alla stesura delle linee guida per il masterplan, cioè l’assetto del nuovo quartiere,  e qualche settimana fa è stato presentato ufficialmente il concorso indetto da CDP per individuare i progettisti. In merito si è scatenato un acceso dibattito, a partire  dalle modalità del concorso, contestate  dall’associazione Amate l’architettura, di cui   pubblichiamo in calce un nuovo articolo  che commenta l’iniziativa dell’ Ordine degli architetti, che  anche in seguito alla segnalazione di Amate, di scrivere a Cassa Depositi e Prestiti Investimenti SGR  invitandola ad “attivare una procedura ad evidenza pubblica secondo quanto stabilito dall’attuale normativa” (nell’articolo le risultanze del carteggio e le considerazioni di Amate l’architettura*). Alla discussione si è aggiunto nei giorni scorsi un nuovo documento, a firma delle associazioni del tavolo partecipato, che chiedono all’Assessore alla Rigenerazione Urbana Giovanni Caudo più garanzie sulla valorizzazione  del lavoro portato avanti sulle linee guida, avanzando delle precise richieste



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