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Luca Morandi
Designer, teorico, sognatore. Diplomato al liceo artistico col massimo dei voti ora lavora come art director a Roma, dove vive.
Ha un incredibile talento per il disegno e ora, nell'era della tecnologia che tanto lo affascina, ha trasportato questa passione anche sul foglio bianco di Photoshop. Gli piace la fantascienza perché crede lasci spazio alla fantasia di cui è abbondantemente dotato e il suo film preferito è 2001: Odisessea nello Spazio. Ama: leggere, le cose semplici e logiche, i gatti, Helmut Newton e investire al meglio il suo tempo libero.
Il suo nick in rete è Cyberluke e potete trovare altre informazioni su di lui sul suo blog e sul suo sito professionale.
L'opinione di Luca.Qual è il film tratto da un libro che più ha odiato e quale quello che più ha apprezzato? In entrambi i casi, per quale motivo?
La trasposizione del capolavoro di Nick Hornby di Alta Fedeltà è stata distorta, riduttiva e semplicistica. Immagino non fosse semplice entrare così a fondo e con tanta autoironia nella psicologia maschile, ma per quanto mi riguarda il risultato è stato deludente come non mai.
Non l'ho odiato, ma disprezzato sì. Anche L'Amore dura tre anni, tratto dal romanzo omonimo di Frédéric Beigbeder è stato del tutto snaturato, e la cosa assurda in questo caso è che l'autore del libro era anche il regista del film. Viceversa, la versione realizzata per il grande schermo di 1984 da Michael Radford è parecchio più che dignitosa, tanto da diventare un corollario visivo alla lettura del caposaldo orwelliano… non sostitutivo ma aggiuntivo, visto che solo conoscendo il romanzo si comprendono a pieno i risvolti della vicenda, immagino deliberatamente tralasciati nella sceneggiatura.
C’è un libro che le è piaciuto per la sua capacità di far immaginare i fatti narrati in modo nitido, quasi come ne potesse vedere le scene come in un film? C’è uno scrittore che apprezza particolarmente per il suo talento nello scrivere scene di questo "tipo"?Un tempo, ti avrei risposto senza esitare: Stephen King, che non ha mai risparmiato le descrizioni nei suoi romanzi. Quando lessi il suo Tommyknockers, mi ritrovai letteralmente immerso nella vicenda. Ma è accaduto parecchi anni fa.
Adesso, potrei passare la palma a Tullio Avoledo, che è diventato, da un paio d'anni a questa parte, il mio scrittore di culto.
C’è un libro che ha letto di cui sarebbe curioso di vedere la versione cinematografica?
Sì, e parecchi. Se devo sceglierne uno, punterei sull'ottimo Tecniche di Seduzione di Andrea De Carlo. Ho perfettamente in mente il cast, il regista, le location, tutto. Ne ho persino progettato una locandina. Sarebbe fantastico vederlo, un giorno, sul grande schermo.
Le è capitato di acquistare il libro da cui è stato ispirato un film dopo averlo visto? Quale? Ne è rimasto soddisfatto o deluso?
Mi è capitato col Non ti muovere della Mazzantini. Come molto spesso accade, il romanzo mi è sembrato ben più articolato e pieno di sfumature della sua riduzione cinematografica, e ad ogni modo è stata una bella sorpresa.
Le è capitato di leggere un libro e immaginare uno dei personaggi con il volto di qualche attore che pensa sarebbe perfetto nel ruolo? Se sì, chi e per quale personaggio?È un'operazione che compio spesso, soprattutto quando nel romanzo ci sono parecchi personaggi e fatico a tenere a mente i nomi e i rispettivi ruoli. Mi è capitato di recente con un thriller, genere già a me poco congeniale… c'era troppa gente nella storia, a un certo punto ho deciso di dare ad ognuno la faccia di uno degli attori di Lost, e tutto è andato a posto. Credo sia un espediente mentale diffuso. ;)
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