Progetto Mongolia /Deserto del Gobi / Non solo Africa

Creato il 12 gennaio 2013 da Marianna06


 

Dalla lontanissima Mongolia padre Giorgio Marengo, missionario della Consolata di Torino, in un inverno da brividissimi (temperature che raggiungono molto spesso anche i -30° ) ringrazia gli amici italiani, e non solo  loro, per avere consentito a lui e ai suoi confratelli la realizzazione di un progetto ad Arvaiiheer, cittadina ai margini del deserto del Gobi.

Si tratta di permettere a tempo pieno la prosecuzione del dopo-scuola nella tenda gigante, impiantata dai missionari secondo le usanze del luogo, ai bambini e ai giovani, figli di pastori itineranti.

Il denaro ricevuto - scrive padre Giorgio -  su “ amicorivistamissioniconsolata.it”, il periodico di animazione giovanile  e formazione missionaria dei missionari della Consolata di Torino , serve per  la legna e il carbone per le stufe, per il cibo a garanzia di un pasto caldo quotidiano,che a quelle latitudini è indispensabile, per il materiale didattico,le  medicine e il pagamento delle tasse scolastiche per coloro che intendono magari continuare gli studi dopo aver completato il ciclo primario.

Il gesto di solidarietà – sottolinea- il giovane missionario (la sua comunità è da pochissimo divenuta parrocchia e noi ne abbiamo  scritto, a suo tempo, in Jambo Africa) in un tempo di crisi economica forte come in Italia, in Europa e in tante altre parti del mondo, è ancora più significativo del solito.

Infatti – continua – sta a significare che anche nelle difficoltà può esserci spazio per la  condivisione.

E questo , oltre che essere molto bello perché molto umano, ci ricorda sopratutto che la fraternità autentica è un valore che, volendo, può incidere, e  parecchio anche, sulla realtà per renderla migliore.

   a cura di Marianna Micheluzzi  (Ukundimana)

  

 ndr.) Arvaiheer si ricorda che dista oltre 400 chilometri dalla capitale Ulaanbaatar


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