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Programma del "governo di larghe intese", con salvavita incorportato

Creato il 26 aprile 2013 da Tafanus
TafanusIn queste settimane ho scritto poco, ma ho pensato parecchio. E quello che ho pensato non mi piace. Vorrei mettere già, alla rinfusa (esattamente come alla rinfusa mi sono affiorati alla mente) alcuni pensieri, sperando di stimolare un dibattito che - a dire il vero - sembra non abbia bisogno di essere stimolato.
-a) Questo paese è senza governo, di fatto, dalla primavera dell'anno scorso. Da quando un patetico Mario Monti, prima restio, a parole, a qualsiasi forma di reincarico, ha iniziato a sussurrare "ma se il paese mi chiama, non potrò sottrarmi". Da quel momento ogni suo atto è stato funzionale alla "salita in politica" che andava preparandosi, in maniera sempre più esplicita. Da quel momento, nessun provvedimento è più passato, ed è iniziata la fase del galleggiamento.
-b) Il male d'Italia, dal dicembre 2005, si chiama "Porcellum". Monti, confondendo - nella sua infinita presunzione - il "livello di fiducia" che gli assegnavano i sondaggi, con le "intenzioni di voto" (che sono tutt'altra cosa), nulla ha fatto per abrogare il Porcellum. Pensava forse di potersene giovare?
-c) Niente ha fatto il PD, perchè in quei mesi aveva un vantaggio così netto sulle altre forze politiche, che sarebbe stato un suicidio abrogare una legge che, per la eterogenesi dei fini, fatta da altri, adesso tornava comoda allo stesso PD.
-d) Niente ha fatto per abrogarla il PdL. E come poteva? Chi ha seguito la lotta feroce condotta dal centro-destra fino al 23 dicemmbre 2005 (antivigilia di Natale, ricordiamolo) per portare a casa la legge ignobile, destinata proprio a generare l'ingovernabilità per il centro-sinistra (poi vincente - come ieri - ma non vittorioso), capisce di cosa parlo. Natale si avvicinava, e il super-cattolico Casini conduceva il dibattito alla Camera con la ferocia del rottweiler al servizio del padrone, stravolgendo tutti i regolamenti e le prassi parlamentari.
-e) Monti, pur di certificare la grandezza del suo governo, si è inventato persino un traguardo numerico privo assolutamente di significato: la mitica "quota 274", che poi era il livello dello spread pari alla metà di quello toccato nei giorni peggiori, precedenti la sua premiership. Ma che senso ha? Se Berlusconi incombente lo spread avesse toccato quota 1000, una "quota 500" sarebbe stata un segno di successo? Per ridimensionare il significato e il valore di questa minchiata basterebbe ricordare che:
  • durante i precedenti governi "comunisti", raramente lo spread aveva oltrepassato quota 50;
  • a volte, per periodi brevi ma significativi, c'era stato addirittura uno spread negativo dei bund tedeschi rispetto ai btp italiani;
  • all'inizio dello spoglio delle politiche di quest'anno, quando i sondaggisti, sbagliando in coro, davano il comunista Bersani vincente sia alla Camera che al Senato, la borsa ha sfiorato un aumento del 4,7%, e lo spread è piombato a quota 250.

Ora siamo alla commedia della politica, in puro stile vaudeville. "Cielo, mio marito"... Amanti che si nascondono negli armadi, mariti coglioni che non si accorgono di niente, smemorati di Collegno che un giorno dicono una cosa e il giorno dopo un'altra, come pensate che possiamo fare un governo con Cicchitto e Gasparri, facciamo un governo con Cicchitto e Gasparri, i comunisti mangiano i bambini anzi no...
Letta-quirinaleUsciamo dal vaudeville, e torniamo alla politica. La porcheria che sta nascendo non ha sbocchi operativi. Non può averli, perchè si mettono insieme due debolezze che non potranno sommarsi se non su incontrovertibili questioni di principio: dobbiamo voler bene alla mamma, aiutare le vecchine ad attraversare la strada, mettere i ladri in galera, e ripetere il mantra della lotta dura senza paura a sprechi, corruzione ed evasione fiscale. Il tutto ipotizzando al Ministero della Giustizia un indagato per "associazione esterna" e favoreggiamento alla mafia.
Partiamo da un presupposto: i due schieramenti (Monti non lo nomino neppure perchè conta quanto le monetine da un cent di euro) hanno elettorati con obiettivi diversi, quando non diametralmente opposti: su bioetica, lotta all'evasione, gestione della giustizia, evasione fiscale, politica dei condoni, gestione del territorio, distribuzione del reddito, politiche del lavoro, TAV, Ponte delle Meraviglie, precariato, patrimoniale, criteri di inelegibilità, gestione del conflitto di interessi, criteri di assegnazione delle risorse pubbliche (acqua, energia, frequenze TV, frequenze per la banda larga), scuola confessionale e relativi finanziamenti, e via elencando.
Ci avviamo, per l'appunto, verso un governissimo (ma perchè cazzo lo chiamano governissimo e non governicchio?) che sarà inchiodato al far nulla da veti incrociati. Il grande Brunetta ha già iniziato su veti e diktat. Coi veti e coi diktat si va a sbattere in cinque miunuti, ma si perdono altri mesi preziosi, dominati dall'immobilismo.
IL SALVAVITA - In una strana tendenza verso un triste cupio dissolvi, assistiamo all'inizio del settennato di Napolitano che è la prosecuzione con altri nomi delle politiche fallimentari del governissimo Monti. Larghe intese, governo di scopo, governo di servizio. Chiamatelo come vi pare. Napolitano spinge per continuare con l'ammucchiata che fin qui di memorabile ha prodotto solo un avvallamento della recessione, 600.000 esodati, aziende che cadono come mosche, disoccupazione che aumenta al galoppo, giovani incazzati perchè ormai privi di speranza.
Leggo invece la lista della spesa delle cose urgenti, da fare in un fiat, e poi "al voto, al voto", e mi vengono i brividi. C'è dentro roba per un ventennio. Legge elettorale, lotta all'evasione, rilancio dell'economia (come? con quali soldi?) macroregioni, costi standard, riforme istituzionali, abolizione del bicameralismo perfetto, riduzione del numero di parlamentari... Manca solo tirar fuori ancora l'abolizione delle province, delle auto blu, la riduzione del numero dei consiglieri d'amministraziome, del tetto agli stipendi dei boiardi, l'ennesima riforma della scuola, e poi abbiamo fatto un bel piano trentennale.
IL MIO CATTIVO PENSIERO - Se vogliono fare tutto questo, di fatto vogliono una sola cosa: vogliono galleggiare e banchettare allegramente insieme. Vogliono far finta di litigare di giorno, e trovare accordi di notte.
E' chiaro che due parti politiche opposte per elettorati di riferimento, non potranno fare NULLA. Quindi bene avrebbe fatto Napolitano a dire (e bene farebbe ora Letta a imporre) una cosa molto semplice: "facciamo pure un programma di pochi punti urgentissimi (massimo 140/150 punti, incluso l'indilazionabile accordo per scambi culturali con l'Uzbekistan), ma concordiamo una cosa:
NON SI METTE MANO A NESSUN PUNTO 2, 3, 4.... 152, se prima non si approva (ci vogliono sette giorni) l'abrogazione della legge istitutiva del porcellum. E senza discutere prima sulla legge da varare. Punto. Si abroghi il porcellum, e "per default" si torna come minimo al Mattarellum, che non scalda i cuori, ma permette di portare in parlamento un certo numero di eletti (e non di cooptati), di avere forse maggioranze omogenee alla Camera e al Senato, e di ridurre gli aspetti peggiori del maggioritario all'amatriciana, secondo il quale um partito del 20% potrebbe avere il 55% dei deputati.
POI, E SOLO POI, si può iniziare a discutere degli altri 152 punti, inclusa una nuova legge elettorale. Avendo però incamerato la certezza che se qualcuno pensa di prevaricare l'altro (come inevitabilmente accadrà), si può tornare al voto senza il Porcellum, esattamente in 5 minuti.
Vincere è meglio che perdere (esattamente come - secondo alcuni - comandare è meglio che fottere). Ma che almeno ci sia un vincitore, che potrà/dovrà assumersi l'onore e l'ònere di governare. Senza alibi. Senza invocare il classico "non mi hanno lasciato lavorare". Berlusconi vuole non solo abolire l'IMU per il futuro, ma anche restituire quella "rubata" nel 2012? Lo faccia. Si assuma - nelle commissioni e non nelle piazze, l'onere di indicare le fonti di finanziamento. Grillo vuole dare 1000 euro al mese per tre anni a 3,5 milioni di "aventi diritto"? Lo faccia, dopo aver indicato dove diamine pensa di prendere 70.000 miliardi di lirette all'anno. Dalla vendita in promozione della washball?
CARO NAPOLITANO, CARO LETTA, fate pure il governo che vi pare. Con chi volete, col programma che volete. Indicate pure un programma in 12.327 punti da completare il 12 mesi. Però, per piacere, non prendiamoci per il culo. PD e PdL insieme litigheranno ancor prima di nascere. E allora fate un preambolo che suoni più o meno così:

"Nessun punto del programma puà essere portato all'esame delle commissioni o dell'aula, se prima non viene abrogata la legge elettorale attuale"
Poi, fatto questo (che è il vero salvavita per i cittadini, e non per i politici) si parli pure dell'accordo culturale con l'Uzbekistan. DOPO.
P.S.: Qualcuno noterà che non ho parlato di Grillo e dei suoi magnifici 163. Cosa avrei dovuto dire? Ormai è chiaro anche alle panchine di granito del parco. Grillo e i suoi sono surgelati. Per scelta (sbagliata) e per insipienza. Non vogliono fare nulla (al momento delle scelte perderebbero metà del loro elettorato: o quello che si riconosce genericamente nella sinistra, o quello vicino a casapound); non SANNO far nulla. Se si pensa che il meglio che sono riusciti a portare in parlamento sono l'archivista Crimi e la filo-fascista Lombardi, quale sarà la qualità dei prossimi "capigruppo a rotazione"? Prima o poi, a botte di due capigruppo ogni tre mesi, avremo anche l'idraulico e l'infermiera. Con tutto il rispetto.
Tafanus


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