Magazine Informazione regionale
PROMEMORIA - pubblicato il 19 gennaio dell'anno scorso dal blod di Luigi Boschi PROGES
Creato il 03 febbraio 2013 da Bernardrieux @pierrebarilli1Parma: non c’è fine al marcio di questa città! Una cricca di maledetti continua a imperversare riproducendo la banalità del male. E in questa fogna si nutre. Hanno usato Enìa (ora Iren) per appalti e subappalti taroccati; si è usata SPIP per indebitare una società partecipata e arricchire un manipolo di mariuoli; si è usata STT per drogare l’indebitamento pubblico a spese dei cittadini; si è usato il Comune e le sue partecipate per un vergognoso e costoso nepotismo delinquenziale.
Ma un altro circuito manca ancora all’appello, il ruolo del gruppo Gesin-Proges, un misto di cooperative sociali onlus e società di capitali, con a capo Antonio Costantino, pure consigliere del CDA della Fondazione Cariparma: e che ci fa costui nella più importante istituzione locale? Con quali meriti? Forse perché Proges è un centro d’affari maledetti utili per il giro di denaro da riversare alle fazioni politiche in cambio di favori e appalti? Forse per l’uso di manodopera malpagata e sfruttata?
A protezione del malaffare usano le persone, come nelle guerre dove i prigionieri vengono messi a scudo dei luoghi strategici. E così si fa anche qui. Una bolla destinata a saltare, come lo furono altre ben note realtà parmigiane. Tutti lo sanno che fa Proges, ma tacciono consenzienti.
E che fa pure il Procuratore? Lascia che la legge si stacchi dalla vita, gioca a bridge e va alle Maldive. E il marcio imperversa, dilaga senza tregua in una cinica assoluzione dei grandi ladri.
Antonio Costantino, il distributore del prezioso liquame che mantiene la fogna sempre a livello: “Vignali è una persona perbene che ha compiuto qualche errore… lui è una persona onesta” scrive dal suo house organ, Parmadaily, intervistato dal compagno di merende Marsiletti.
Procuratore Laguardia, renda pubblici i verbali inutilmente e forse ingiustamente secretati degli interrogatori degli indagati dell’operazione Green Money, Green Money2, Easy Money, SPIP, quelle operazioni condotte dalla sua Procura sulla gestione della “cosa pubblica” che non è “cosa nostra” in cui sono coinvolte persone pagate dai cittadini, che avrebbero diritto di sapere cosa questi “benefattori” facevano della “macchina pubblica”! Anche noi vorremmo sapere! E’ una appropriazione indebita della giustizia aver secretato quei verbali. Quale il motivo della sua esclusiva?... visto poi che le indagini sembrano affondate come il Concordia di Schettino. Quale scoglio del Giglio parmigiano le impedisce la manovra? Anche lei ha già preso la scialuppa della pensione abbandonando la nave? Non è forse SPIP una colossale truffa nei confronti della collettività?... o è vendita tra privati?
Calamandrei: “il vero rischio per i magistrati non viene dall’esterno, dalla corruzione, dalle pressioni politiche, ma è un lento esaurimento interno delle coscienze che le rende acquiescenti e rassegnate: una crescente pigrizia morale che preferisce alla soluzione giusta quella accomodante… la peggior sciagura che può capitare a un magistrato è quella di ammalarsi di quel terribile morbo dei burocrati che si chiama conformismo”.
E i giornalisti scoprono ora l’asfissia di una Procura che pare aver dimenticato SPIP e si dimena nelle bagatelles! Per ora sembra abbiano vinto gli impuniti dei dissesti: Vignali e la sua Giunta (Comune di Parma); Calestani e i suoi dirigenti (SPIP); Costa (STT e ALFA); Guareschi (Banca Monte). Mentre Costantino continua a lubrificare gli ingranaggi del sistema.
Se, come ha sostenuto anche il Vescovo Solmi nel suo intervento per Sant’ Ilario 2012: “la città ha bisogno di verità”, ancora oggi, nell’imminenza delle prossime elezioni, non vi è chiarezza giudiziaria sui fatti di malaffare e malgoverno. E non credo sia utile per il futuro dell’amministrazione avere ancora questi scheletri da smaltire. Non vorremmo si ripetessero vicende parmigiane degli anni passati… andate poi nel dimenticatoio giudiziario. La città è come se fosse sotto ricatto continuo. Non ci si può rigenerare in un contesto imputridito e di acque fetide!
Gli indignados parmigiani nella determinata protesta contro la Giunta Vignali a seguito degli scandali, avrebbero fatto bene ad andare sotto le finestre della Procura a chiedere verità e giustizia anziché inscenare una protesta, che in quell’occasione non poteva essere condivisa sia nei contenuti, sia nelle modalità, uno squallido, inutile e carnevalesco funerale (ufficiato pure da un prete vero che si è prestato), sotto i portici del Grano e in via Caprazucca.
Villani, Costantino, Vignali: una triade al potere di Parma che determina la città cinica della tribù dei più furbi. Un fare sistema nell’anomala concentrazione di potere, accordi sullo scambio di favori, i cui fini, lo si è visto in questi anni, non è la cosa pubblica, ma l’interesse personale.
La città uno strumento per trarne vantaggi di potere e ritorni economici nella spartizione del “malloppo”: la sprecopoli parmigiana! Oltre ai ruoli ricoperti in Regione (Villani, consigliere), Gesin - Proges (Costantino, Presidente), Comune (Vignali, Sindaco), si ramificava in BancaMonte (Guareschi, presidente), nel CDA di Fondazione Cariparma (consigliere Costantino), con Guasti e Conforti le mani sulle aree e sulla città da cementificare, con la Segreteria della Presidenza del Consiglio (Gianni Letta attraverso le relazioni di Vignali) di cui si ricorda, per suo ufficio, scoperto da questo blog in primis (vedi Parmaconnection), l’incarico di tre anni a Cenini per 190.000 euro anno, annullato poi una volta divenuto di dominio pubblico.
Tre amiconi sempre insieme per decidere giornalmente la lista della spesa. Erano insieme, guarda caso, dichiarazione di Vignali, anche davanti al Maxim, nel tentato adescamento o contatto da parte di Nadia Macrì, la excort di Reggio Emilia. Mentre per le vie della movida in Oltretorrente si ritrovavano al saluto indiano: Ohh!Molti intrecci delle vicende parmigiane portano alla triade, o meglio, ora alla diarchia viste le dimissioni obtorto collo di Vignali in attesa di essere sostituito e nuovamente collocato. Circolano voci addirittura che vorrebbero Vignali scalpitante per ricandidarsi. Un atto da interpretare come incitazione alla violenza?
L’uomo virtuale a fianco di Costantino è Andrea Marsiletti (ex Margherita, ora compagno di Rifondazione Comunista) che gestisce Alicenonlosa e Parmadaily sostenute da Proges con pubblicità e sponsorizzazioni. Parmadaily è a tutti gli effetti un houseorgan di Gesin-Proges, compare infatti tra i marchi di attività nel sito ufficiale (insieme a Digilan, consorzio Zenit) e Antonio Costantino è Amministratore Unico di Parmadaily srl.
Nella redazione da anni c’è Nicola Villani, figlio di Luigi Giuseppe, il consigliere regionale PDL.
Sempre Villani in uno slancio altruistico (!) ha messo nel CDA di ASCAA (società multiutility di servizi acque, gas) in quota PDL, proprio il compagno rifondato Marsiletti. Lo stesso, precedentemente, nella stessa società partecipata, era in quota Margherita attraverso Andrea Borri.
Antonio Costantino, il tycoon dei servizi alla persona, nasce politicamente nella estrema sinistra, poi sindacalista CGIL, DS, area civismo parmigiano (Ubaldi, Vignali). La vendetta di un emarginato e non considerato della sinistra?
Da anni è il presidente di Proges, ora della Gesin – Proges, membro nel CDA di Fondazione Cariparma in quota al Comune. Supporter economico, riferimento di una rete di servizi con inevitabile influenza politica. E dalla politica deriva la maggior parte del fatturato diretto svolto con Amministrazioni locali (60% su 100 milioni di fatturato con 3.600 persone. Una società normale avrebbe i libri in Tribunale!) e di conseguenza quello indiretto: una mano lava l’altra. E si sa poi come funziona la “disinvoltura” amministrativa delle cooperative sociali onlus!
La gestione amministrativa e affari legali di Proges è stata affidata a Franco Gorreri, ex tesoreria Parmalat e contemporaneamente Presidente BancaMonte: una involontaria disattenzione di conflitto di interessi? (Quanti dossier custodisce!) Ha patteggiato, per il crack del muggito parmigiano, a 4 anni ai servizi sociali. Impiegato prima in Caritas ora ai servizi di Proges.
L’ascesa così improvvisa di Proges è facilmente riconducibile ad intrecci politici, e ad operazioni spregiudicate con le Amministrazioni. E sappiamo che cosa potrebbe significare vista la cronaca italiana, non solo parmigiana, su queste vicende! Una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.
In un mercato sempre più in recessione, sembra che il gruppo Gesin-Proges, abbia trovato un crescendo continuo. Forse anche per le coperture in Regione garantite da Villani? Forse per le coperture in Parma assicurate da Vignali e sovrattese dall’Assessore amico/dipendente Lorenzo Lasagna?
Un gruppo, si definisce, cooperativistico e onlus di 3.600 persone con una miriade di società anche di capitali, le cui unità operative raschiano appalti pubblici per:
- i servizi alla persona “dalla culla alla tomba” (disabili, asili nido, assistenza anziani, sanità) con Proges, Parmainfanzia, Parma06, Spallanzani, Ospedale di Viadana;
-i servizi alle imprese (dalle pulizie, all’edilizia, all’informatica) con Pulixcoop, Digilan, Consorzio Zenit.
Gli asili nido sono stati studiati con l’assessore Bernini (arrestato) che aveva a cuore il progetto Parmazero 6.
A Parma si stava maturando il progetto WCC (Welfare Community Center: 17 palazzine da 360 posti letto con gestione per 35 anni. Un vitalizio) in cui Proges era l’unico partecipante. Poi sono mancate le garanzie da parte della società del Comune, Stt, per acquisire gli immobili dell’ex Iraia e finanziare così il nucleo dell’operazione. 40 milioni di euro quelli che la holding del Comune doveva trovare… Una gara indetta dal Comune poi arenata, perché mancava la copertura finanziaria. Le bollicine creative di Costa erano esaurite… per mancanza di bond!
Costantino si sedeva pure in riunioni di Giunta. Una gara perfezionata dal suo dipendente, Assessore Lorenzo Lasagna, ora, dopo la disfatta della Giunta Vignali, direttore amministrativo dello Spallanzani (società del gruppo Proges).
In una società di anziani e servizi possiamo capire il ruolo di Antonio Costantino nelle vicende politiche. Si tratta di una combine affari e politica. Sia per l’attività, sia per la rete, sia per il pressing mediatico, sia per la disinvoltura amministrativa delle onlus: è facile intuire la possibilità di voto di scambio e l’interferenza sugli anziani, sui diversamente abili assistiti, sulle famiglie per i servizi all’infanzia, per il lavoro.
Pare che politicamente, Progess, stia sostenendo la campagna elettorale di Ghiretti, ex Assessore allo sport di Vignali, che ha dato vita al movimento civico Parmaunita in cui sembrano essere confluiti gli ex di Parma civica, il gruppo politico di Vignali. Un piccolo sostegno sembra sia stato devoluto anche alle primarie di Simone Rossi.
In Proges si raccattano persone con difficoltà di lavoro per destinarli a condizioni di povertà (gli schiavi moderni) ai disperati.
Questa lettera, per esempio, diramata dell’Unione Sindacale Italiana-Sez. Parma, rivela la filantropia Proges:
“Si lamenta nuovamente la situazione incresciosa nella quale si trovano ad essere alcuni settori gestiti da Coop. Pro. Ges. , tra questi in particolare i Gruppi Appartamento per Disabili. Come già segnalato, da mesi sono bloccate tutte le uscite (week end, soggiorni vari) che prima, senza alcun onere economico da parte degli enti pubblici, venivano effettuate e che sono previste dall’Appalto stesso; a questa sofferta decisione gli operatori dei gruppi appartamento sono arrivati a causa del rifiuto da parte della Coop. Pro. Ges. di riconoscere lo stesso trattamento economico stipulato ormai 5 anni fa da questo sindacato, che rappresenta tutti/e gli/le operatori/trici del settore, e l’allora Coop Dolce.
Attualmente la Coop. Pro.Ges. è forte di un accordo stipulato nel 2002 con Cgil e Cisl che di fatto prevede indennità ridotte del 30-40% rispetto a quanto pattuito sindacalmente (e che quindi doveva essere recepito) cinque anni fa.
La situazione di disagio, per utenti e lavoratori, è inoltre aggravata dalle numerose lamentele riguardo la mancanza di automezzi per il trasporto dei disabili da parte di vari gruppi appartamento gestiti dalla Coop. Pro. Ges. Pare infatti che nonostante la stessa cooperativa avesse vinto l’appalto includendo la fornitura di automezzi tra le voci dei servizi offerti, non abbia poi provveduto alla sostituzione degli stessi qualora questi si rompessero o venissero a mancare per usura e naturale estinzione. Al momento alcuni gruppi sono dotati di pulmini ottenuti grazie a scomodi giri degli operatori per reperirli, altri invece da almeno sei mesi sono, letteralmente, a piedi. Ciò vuol dire: nessuna possibilità di uscite per attività di socializzazione naturale per ogni essere umano, cosa invece garantita prima; difficoltà nell’effettuare visite mediche; ecc..
Abbiamo inoltre verificato che Pro. Ges., per ottemperare agli oneri di appalto, ha effettuato lavori di manutenzione all’interno delle strutture per disabili. Questi lavori, svolti alle volte con scarsa attenzione e quindi con diversi errori, hanno comportato disagi vari, alle volte addirittura vere e proprie barriere architettoniche, situazione paradossale in strutture che sono luoghi di vita per persone diversamente abili.
Di fronte alle numerose segnalazioni da parte degli operatori, volte esclusivamente a migliorare il servizio, la Cooperativa Pro. Ges. continua ad opporre indifferenza o addirittura ostilità. I lavoratori che attualmente operano all’interno delle strutture per persone diversamente abili sono consapevoli di svolgere un lavoro delicato e importante di servizio alla persona e proprio per questo si sono mobilitati e si mobiliteranno affinché la dignità dei lavoratori e degli utenti non venga sopraffatta dalle logiche politico-economiche della Coop. Pro. Ges. I servizi alla persona, e in particolare al malato e al disabile, non possono seguire le leggi del mercato.
Con la presente siamo a sollecitare l’intervento dell’Agenzia Disabili perché chieda l’assolvimento degli impegni che la Coop. Pro.Ges. ha preso con l’appalto, per esempio ripristinando gli automezzi mancanti nei vari gruppi appartamento. Chiediamo inoltre all’Agenzia Disabili di fare da stimolo e da garante affinché la Coop. Pro. Ges apra un tavolo di trattative sulla questione soggiorni/week-end con l’Unione Sindacale Italiana-Sez. Parma, unica rappresentanza sindacale del servizio, senza mettere in atto ritorsioni verso gli operatori, che vorrebbero semplicemente vedere ripristinate le condizioni contrattuali con cui sono stati assunti dalla Coop. Dolce che gestiva precedentemente l’appalto. Questo anche a vantaggio degli utenti che troppo spesso pagano le spese della situazione incresciosa che la Coop. Pro. Ges. è andata a creare. (Parma, 19/01/2012)
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