C'è sempre la storia di una ragazza che si rifugia da qualche parte, nella mischia superaffollata; nascosta tra estranei che non le somigliano, imbavagliata nel suo silenzio, per punirsi o per non ascoltare l'eco dei sensi di colpa. Come se non sapesse che quelli non durano mai troppo e non devono. Le colpe sono la polvere di una conoscenza che ci ha scolpito gli occhi. Vanno via. Tutto va via. Ci affascinano i buoni propositi e le promesse ci consolano. E anche quest'anno comincia con i saldi per gli sbagli di prima. Perdoniamo tutto il precedente e già dal primo giorno, ci lasciamo sedurre dagli stessi irresistibili errori. Siamo ribelli allo specchio. Tentiamo di pettinarci i capricci, per sembrare simili al peccato che va più di moda. Ma dura finchè non arriva lo scirocco. Allora tutto ritorna a posto: umanamente incasinato e meraviglioso.