Dopo averne sentito parlare, soprattutto male, alla fine l’ho visto. Però ho scelto di farlo nel miglior modo possibile, visto che me lo sono perso al cinema. Quindi l’ho noleggiato in BluRay e via.
Cosa avevo sentito dire di questo film? Ancora prima che arrivasse nelle sale italiane, e arrivò tra l’altro in ritardo mostruoso rispetto al resto del mondo, si sprecavano gli insulti e le critiche negative. C’è chi lo vedeva come un maldestro tentativo mal riuscito di fare un prequel di Alien, chi invece lo considerava una porcheria e basta, un pasticcio per approfittare appunto del film sopracitato. Comunque fosse, pochi ne parlavano bene, e chi lo faceva veniva pure tacciato di non capire un cazzo.
Il problema principale sembrava essere davvero questa presunta eredità di Alien, vuoi per il nome della nave Prometheus, vuoi per altri accenni e situazioni familiari. E allora chi andava al cinema era ormai nell’ottica di vedere cosa fosse accaduto alla nave di cui si accenna in Alien. E per insultare Ridley Scott.
Ammetto che il regista in passato non mi aveva fatto gridare al miracolo per ogni film che produceva, se escludiamo Black Rain, Blade Runner e Alien, dobbiamo ricordarci che ha girato cose tipo Le Crociate o Il Gladiatore. Ma su Il Gladiatore non intendo perderci tempo, stiamo parlando di Prometheus.
Ecco, magari evitare di citare Il Gladiatore potrebbe essere una buona cosa
Trama
Credo ormai che la conoscano tutti. Nel 2089, dopo aver rinvenuto l’ennesima pittura rupestre che indica una sorta di mappa stellare, la Weyland Corporation finanzia una spedizione su una luna presente nel gruppo di pianeti descritti nella mappa. Lo scopo, è incontrare o trovare tracce di misteriosi alieni chiamati Ingegneri, che sembrano avere dato vita alla specie umana sulla Terra.
L’equipaggio, giunto sulla luna, troverà quello che sembra una sorta di tempio/laboratorio e prove che confermano l’esistenza della razza aliena. Ma non solo di quella.
Altro significato per il titolo? Questo Ingegnere è un Prometeo che porta il fuoco della vita agli uomini?
Considerazioni
Mi è piaciuto Prometheus? Mi è piaciuto, nella misura di quei film che mi tengono sulla poltrona per tutta la durata senza commenti, che lascia in silenzio. L’ho seguito, ascoltandolo e guardandolo, senza pensare ad Alien. L’ho preso per un film a sé, nonostante i rimandi, nonostante le analogie, e in primis quella di David l’androide.
Perché si guarda un film come Prometheus e si rimane affascinati? Perché Scott, grazie a non so quale influenza divina, si è destato dal torpore e non ha usato mille espedienti narrativi per creare tensione. Non c’è gente che viene salvata all’ultimo secondo su un precipizio (quella della tempesta di silicio non fa testo), rimette l’horror al servizio della fantascienza, crea il ritmo giusto dei dialoghi, usa la macchina da presa come un regista di serie A, che è quello che si merita.
Niente trucchi. Niente inganni.
Buongiorno mr. Scott. Dormito bene?
Un film perfetto? Certamente no, e sono sicuro che se lo riguardassi troverei dei difetti, ma per il momento non mi interessa. Se vogliamo ce n’è uno evidente, o meglio, uno su cui si discute tanto da scafati ingegneri genetici, ed è quello sul Dna. Il fatto che il Dna degli Ingegneri coincida con quello umano, ha scatenato mille polemiche. Un alieno altro 3 metri, con la pelle bluastra, come fa ad avere lo stesso Dna di un terrestre? A questo punto mi dovrei chiedere perché ho il Dna in comune con i Watussi che sono di pelle scura e alti oltre i 2 metri, quando io ho la pelle chiara e sono appena 1,70 metri.