Ahab è stato in patagonia
ora le sue ossessioni hanno il colore del post-atomico
Vorrebbe scrivere di balene e di naufragi ma le sue dita hanno il sapore del melograno
E così si tiene stretto il suo computer che calcola follie
mentre lui assapora la dolcezza di uno spicchio violento
Donne bellissime, piccole punk si connettono alla rete , non la sua, perché quella l’ ha imbarcata nelle lance
aspettando con gli altri marinai che la nebbia si diradi
Mi sono fermato a Fenwood, siamo ripartiti e Lechmere ora è lontana, dall’altra parte del mondo
Come Boston, come lo scogliattolo che ha ucciso, nell’erba.
Ahab entra ed esce dalla metro senza curarsi di indiani dai piedi di Shiva, l’ho visto sparire più di una volta
L’irrequietezza è una prerogativa di uomini forti.