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PROMO: "L'angelo di Alfredo" al Festival internazionale del Film di Roma

Creato il 18 ottobre 2011 da Robydick
Pubblico con piacere il comunicato inviatomi dall'Ufficio Stampa della Quadra Film. Non potrò purtroppo vedere l'opera in oggetto, ma se fossi a Roma non ci penserei 2 volte ad andarci. La vicenda che narra è ancora tra i miei ricordi giovanili.
Robydick
PROMO:
Comunicato Stampa
L’angelo di Alfredo
Il docu-film su Angelo Licheri e la tragedia di Vermicino al Festival internazionale del Film di Roma
Sarà tra le opere partecipanti alla “Vetrina dei giovani cineasti italiani”, del Festival internazionale del Film di Roma, che si svolgerà dal 27 ottobre al 4 novembre all’Auditorium Parco della Musica della Capitale, il film-documentario “L’angelo di Alfredo” di Fabio Marra, prodotto dalla Quadra Film. La nuova sezione della prestigiosa manifestazione, giunta alla VI edizione, nasce da un progetto promosso dalla Presidenza del Consiglio - Dipartimento della Gioventù, rivolto ad autori e professionisti dell’audiovisivo italiano, e si propone di scoprire e valorizzare i creativi emergenti di tutto il territorio nazionale. Una vetrina qualificata che vede “L’angelo di Alfredo” tra i dieci lavori selezionati per la prestigiosa sezione del festival capitolino che punta i riflettori su un cinema innovativo.
A trent’anni dalla tragedia di Vermicino, Angelo Licheri, insieme agli altri protagonisti del soccorso, ricostruisce il dramma e la speranza di quelle ore. Il racconto di Angelo, del caposquadra degli speleologi del Soccorso alpino Tullio Bernabei, dello speleologo Maurizio Monteleone e dell’ex vigile del fuoco Maurizio Bonardo; un racconto febbrile, asciutto e privo di retorica, che propone dettagli sconosciuti su quel terribile fatto di cronaca e sullo straordinario tentativo di Licheri. Preziose, per la ricostruzione di quei momenti, le tavole tratte dalla graphic-novel “Vermicino - L’incubo del pozzo” di Monteleone, pubblicata da 001 Edizioni.
Lo sguardo al passato non si ferma al pozzo di Vermicino: stralci della vita di Angelo, dalla gioventù in Sardegna alla permanenza in Africa, all’attuale condizione di disabile, tratteggiano il profilo di un uomo divenuto eroe suo malgrado. Torna nelle sue parole, lucide e vive, una storia devastante, il terribile peso della sconfitta e la forza della rinascita. Angelo racconta la necessità di provare, il tentativo fallito, la contrastata vicenda giudiziaria che ne seguì, i problemi fisici; mentre emerge la straordinaria tempra del suo carattere.
Immagini inedite, interviste, ricostruzioni al computer e l’anima dei protagonisti di quella vicenda, tutto nell’eccezionale docu-film realizzato dalla Quadra Film di Cosenza, ideato e diretto da Marra, con la produzione esecutiva di Carmelo Ramundo, la fotografia di Arturo Barbuto e la co-produzione di Raffaele del Monaco. “L’angelo di Alfredo”, la cui lavorazione iniziata nel 2008 si è conclusa solo pochi mesi fa, gode del patrocinio morale del “Centro Alfredo Rampi”, associazione fondata da Franca Rampi all’indomani della tragedia e impegnata a diffondere la cultura e la formazione della prevenzione dei piccoli e grandi rischi ambientali.
Il film sarà proiettato presso il Centro Culturale Elsa Morante, domenica 30 ottobre, alle ore 18,30. Sarà poi il pubblico a designare, tra le dieci partecipanti, l’opera che verrà proiettata all’Auditorium del Parco della Musica nella serata della premiazione finale.
Info all’indirizzo www.langelodialfredo.it
SCHEDA TECNICA
regia FABIO MARRA
fotografia ARTURO BARBUTO
montaggio FABIO MARRA
produttore esecutivo CARMELO RAMUNDO
co-produttore RAFFAELE DEL MONACO
segretaria di edizione CINZIA PELLE
consulente musicale ANNA SARDONE
ufficio stampa MARIA TERESA D’AGOSTINO
prodotto da QUADRA FILM
genere DOCUMENTARIO
anno di produzione 2011
nazionalità ITALIANA
durata 54 MIN
NOTE DI REGIA
Al piccolo Alfredo raccontavano che il rumore della trivella era causato dai robot dei cartoni, che stavano scendendo a salvarlo. Poco prima della fine, un eroe d’acciaio lo ha aggiunto davvero.
Ci vuole infatti un cuore d’acciaio per fare ciò che ha fatto Angelo Licheri. E una resistenza d’acciaio per sopravvivere alla dolorosa sconfitta in cui si è imbattuto.
Anche a prescindere dai segni che porta dentro da allora, Angelo non ha mai avuto vita facile. Chi gli è vicino sa che la sua forza è l’ottimismo, lo stesso con cui oggi combatte i suoi gravi problemi di salute.


Intorno alla sua storia non è difficile cogliere i paradossi del nostro paese, dove si incensano furbi, corrotti e faccendieri mentre i veri grandi uomini vengono sminuiti o, peggio, dimenticati.
Infatti, anche se dai più è considerato un eroe, c’è chi dubita del fatto che sia riuscito a raggiungere il piccolo Alfredo. Le istituzioni, poi, sembrano averlo accantonato.
“L’angelo di Alfredo” nasce dalla necessità di restituire ad Angelo Licheri un po’ di verità e giustizia.


Pochissimi conoscono la vera grandezza del suo tentativo di salvataggio, così estremo da essere simile al “dare la vita”. Forse solo i soccorritori che lavorarono con lui a stretto contatto. Proprio a loro è stato chiesto di illustrare l’impresa di Angelo e, insieme, di tratteggiarne il profilo.
Ma per rendere la reale grandezza del gesto di Angelo, le testimonianze sembravano non bastare. Occorreva far vedere ciò che le telecamere RAI non avevano mai inquadrato.
Ma come farlo senza brutalità? Vista la delicatezza della materia trattata, tatto e prudenza erano indispensabili.
La misura giusta si è trovata grazie alla collaborazione di Maurizio Monteleone, un altro protagonista di quel soccorso, che ha messo a disposizione alcune tavole della sua graphic novel “Vermicino. L’incubo del pozzo”. Si tratta di immagini chiare, dure e soprattutto vere, giacché sono frutto della memoria di un testimone oculare, ma possiedono la sobrietà e la dignità di un’opera d’arte.
Fabio Marra

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