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Pronte nuove sanzioni per la Russia

Creato il 14 settembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

La Russia di Vladimir Putin è di nuovo sotto i riflettori della comunità internazionale. L’Unione europea e gli Stati Uniti hanno infatti deciso di varare un nuovo pacchetto di sanzioni per Mosca. Barack Obama ha così ribadito: “Gli Usa si uniscono con l’Ue nella risposta alle azioni illegali in Ucraina”. Le sanzioni americane ormai pronte, andranno a colpire la finanza, l’energia e la difesa. Quelle europee, invece, restringeranno di parecchio l’accesso ai mercati finanziari dell’Europa, e non solo in riferimento alle banche, ma anche – e soprattutto – riguardo ai principali produttori di armi e ai “giganti” del petrolio: Gazprom-neft, Rosneft e Transneft. Inoltre, è stato effettuato un aggiornamento della lista-nera per quanto concerne i soggetti colpiti dal “congelamento dei beni finanziari” e dalla “sospensione del visto di viaggio”. Le persone aggiunte sono 24 e per buona parte oligarchi abitanti in Russia. Van Rompuy, il presidente uscente del Consiglio europeo, fa tuttavia sapere che l’Unione europea potrebbe rivedere il pacchetto di sanzioni contro la Russia entro la fine di settembre, qualora si evidenziassero dei concreti sviluppi nel processo di pace. É stata tra l’altro vagliata la possibilità di sospendere del tutto le sanzioni. Ma la Russia di Putin ha fatto sapere che “non resterà a guardare” e tiene già pronte delle misure necessarie a rispondere opportunamente all’Ue. Le possibili ritorsioni della Russia potrebbero ora riferirsi al mercato dell’automobile e dell’abbigliamento. Il ministro degli Esteri russo mette in guardia che le ultime prese di posizione dell’Europa descrivono una linea “non amichevole” e piuttosto rischiosa per le parti in causa. E sempre il ministro degli Esteri russo avverte: “Così facendo, l’Ue ostacola il reale processo di soluzione pacifica relativamente alla crisi ucraina”. Intanto, sotto il profilo monetario, il rublo è crollato ad un nuovo minimo storico: 37,51 rubli per un dollaro americano e 48,41 rubli per un euro. Le attuali risposte della Russia non hanno toccato la questione del gas, con eventuali tagli. Una questione che, invece, era stata ampiamente trattata nel Trilaterale fra Ue, Ucraina e Russia nell’incontro di Berlino del 20 settembre scorso. Ma intanto in Polonia si registra la prima notevole riduzione nel rifornimento di gas, con punte del 45%. Anche la Slovacchia segnala forniture ridotte di gas proveniente dalla Russia. Qualcuno parla di problemi tecnici, ma i “sospetti” permangono su una strategia pilotata dalla Russia. Poroshenko, nel mentre, fa sapere della ratifica di associazione con l’Ue in programma per il 16 settembre venturo. Un vero e proprio momento storico per l’accordo politico fra Unione europea ed Ucraina.

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