Tra un paio di giorni, o più precisamente il 16 ottobre, Apple terrà un evento speciale in cui è atteso il debutto ufficiale di OS X 10.10 Yosemite.
Prima di potersi gettare a capofitto nell’aggiornamento, tuttavia, è meglio effettuare qualche controllo e un po’ di manutenzione, tanto da evitare problemi last minute.
A livello di prestazioni, Yosemite è pesante tanto quanto Mavericks; in altre parole, qualunque Mac che se la cavi degnamente con l’uno, se la caverà bene con l’altro.
A tutti le speranza che tutte le stranezze e i piccoli bug del predecessore possano venire corretti definitivamente.
Prima di passare al nuovo OS, è necessario accertarsi di aver scaricato e installato tutti gli update di sistema e soprattutto tutti gli aggiornamenti delle app di terze parti; è il modo migliore per poter scongiurare incompatibilità e problemi di gioventù, ed essere operativi da subito.
Prima di tutto, è importante spazio all’OS se non ne avete a sufficienza.
Un Mac ha bisogno del 15% di spazio libero sul disco di boot, per funzionare correttamente, ma l’ideale è averne un quarto a disposizione per le operazioni di scrittura su disco.
Quindi si procede a cancellare le app e i dati che non userete mai, oppure potrete archiviare su un HD esterno (o collegato ad una Airport Extreme) quel che serve più di rado; non dovete lasciare immondizia digitale nella cartella dei Download, e ogni tanto effettuate un riavvio della macchina per darle modo di cancellare i vecchi file di sleep e swap.
Per eliminare definitivamente i file più voluminosi, potete utilizzare l’ottima GrandPerspective, un’utility gratuita che mostra graficamente l’uso del disco in un file system.
Ovviamente, poi ricordatevi di svuotare il cestino.