"Pronto?"
"...ehm..Maristella?"
"Si, certo! Chi credevi che fossi?"
"No...scusa, è che mi capita quasi sempre così: se non sapessi che la tua mamma non c'è più penserei che sia lei ad avermi risposto..."
Cara Lilli,
questo è ciò che è accaduto ieri per l'ennesima volta, con una vecchia amica di famiglia che mi ha telefonato.
Questo è quello che capita frequentemente anche con altre persone che hanno conosciuto e amato mia madre o perfino con i parenti.
Questo è quello che accadeva anche quando lei era in vita: ci scambiavano molto spesso al telefono.Ed è strano, sai? Io e mia madre non abbiamo mai avuto la stessa voce (e tra l'altro non ci somigliavamo neanche tanto fisicamente, se non per l'altezza) eppure pare che il mio "Pronto?" sia quasi uguale al suo, tanto da indurre in errore chi lo ascolta.
Il timbro, il tono, l'inflessione. Non so.
Prima non ci davo peso, era una cosa scontata. Ma adesso...adesso si, ci dò peso. Da quando lei non c'è, adesso che pagherei oro per risentire io per prima la sua voce...adesso, dicevo, il fatto che le persone amiche, quelle che le erano più vicine, o i parenti mi dicono che nel mio "Pronto?" risentono mia madre mi emoziona, è consolante, è tenero, è motivo perfino quasi di orgoglio per me.
Per me che spero di aver ereditato da lei tante altre cose, dalla generosità alla sensibilità, dalla capacità di comprendere le persone alla grande onestà, dalla forza d'animo allo spirito di sacrificio.E così ogni mio "Pronto?" mi fa pensare a lei. Che oltre ad essere una bella persona era sopratutto la mia mamma.