Che stupida!
Un piede su un pezzo di mattone conficcato nella terra del giardino dell’ospedale, distorsione con grosso dolore al tallone.
Il tallone è cosa delicata, si sa, si rompe facilmente.
Ho camminato sulla mezza punta per tutta la mattina, la danza serve, grazie Roberta Bongini!!!
Poi il dolore aumenta, allora pronto soccorso, radiografia, attesa.
Posto tremendo quello.
Vedi di tutto, la bimba di 3 anni, la signora svanita che ti sorride, chissà chi le ricordo.
Il bel palestrato, a torso nudo, poi con tutti gli elettrodi per l’elettrocardiogramma… che anabolizzanti si devono evitare in estate?
Mentre aspetto, paziente, la mia radiografia in mano, le colleghe che passano, alcune col sorriso, altre evitando l’incrociare degli sguardi, un frullio ali nere.
Un voce, donna, che chiama con ferma urgenza: “DOTTORE!” Sottovoce, chi non è del mestiere non percepisce la parola terribile: ”ARRESTO”.
Da corridoi interni vedo arrivare medici e infermieri.
Poi la più dolce dei medici conduce due donne e un uomo in una stanza.
Poco dopo porta dell’acqua e dei bicchieri, qualcuno sta male in quella stanza.
Una delle tre persone viene introdotta nell’urgenza, ne esce piangendo.
L’istinto sarebbe di abbracciarlo, di fargli sentire la vicinanza, la vita.
Non posso farlo, nemmeno posso parlargli, sono ancora in divisa, sarebbe ancora di più disdicevole.
Che stupida, in fondo è solo una distorsione…
Sonia Maioli
Illustrazione tratta da Google immagini