Non si pensava che la propaganda a favore dell’affare degli inceneritori arrivasse a tanto. Ma ormai la specie politica si è evoluta e riesce a proporre gli inceneritori come sani e salutari, o comunque “in regola” secondo le solite “soglie” dell’inquinamento legale che provoca il cancro assieme ad altre concause già presenti negli stili di vita. Ma secondo gli studi mai confutati scientificamente dal prof. Montanari gli inceneritori non eliminano i rifiuti, bensì li riducono in microparticelle che possono entrare nel sangue e causare la morte, inquinando in modo letale, cadendo a terra, anche il terreno agricolo e mettendo in pericolo ogni essere vivente.
Lgh non ci pensa e propone un progetto specifico per le scuole: “Le avventure del professor Terra Terra”. I dirigenti scolastici, collegandosi al sito creato appositamente da Lgh (http://www.profterraterra.lgh.it/index.php), potranno prenotare il progetto.
Purtroppo però Lgh nemmeno pensa a chiudere l’inceneritore di Cremona e a sostituirlo con la raccolta differenziata. A Rovato, altro inceneritore Lgh. Che l’Europa non voglia più saperne di inceneritori è un dato acquisito, eppure uno dei campioni della propaganda pro inceneritori (macchine da soldi, va ricordato) è “l’innovatore” Matteo Renzi. E l’inceneritore cremonese è stato realizzato proprio dal centrosinistra Pd compreso. Ora è in programma un progetto di rewamping, ovvero di ammodernamento: altra spesa per salvare un impianto pericolosissimo ma che frutta denaro.
Che possono fare allora i cittadini? Formare un comitato, al quale non partecipano politici. C’è solo un capogruppo comunale di minoranza, Maria Grazia Bonfante (Insieme per Vescovato si cambia) e l’ex assessore di Casalmorano Ferruccio Rizzi, oltre ai cittadini. L’alternativa per creare imprese pulite, che non inquinano e lavorano per il riciclaggio della raccolta differenziata, è un progetto di legge di iniziativa popolare, dal nome No Waste.
sempre lui, il vecchio inceneritore
Nessuna utopia: a San Francisco la differenziata arriva al 75% (!!!), poiché gli amministratori hanno voluto promuovere la differenziata e tutelare la salute. A San Diego la differenziata punta ormai al 90%. In provincia di Lucca il Comune di Capannori, di 50mila abitanti, ha adottato il metodo “rifiuti zero”, che parte dalla strategia di Paul Connett e dal suo progetto No Waste.
In Italia occorre una legge. Il 15 dicembre a Roma ci sarà un’assemblea nazionale per mettere a punto il progetto di legge di iniziativa popolare, che potrà sfociare in un referendum, considerata l’assurda insensibilità del solito Parlamento indaffarato a salvare Sallusti o altri strani personaggi con problemi legati alla giustizia, se non a tagliare i fondi alla sanità o altre strategie anti-popolari, per “rimediare” con altri danni alla deriva berlusconiana.
A Cremona va così. In un contesto desolante, brilla il progetto che cerca di convincere bambini e ragazzi che gli inceneritori sono belli e buoni. Cremona in più prepara il meraviglioso spettacolo dei rifiuti… che bruciano! Una risorsa economica di valore brucia e questo sarebbe uno spettacolo da ammirare.
Torneremo sull’argomento: merita la massima attenzione, come l’impegno del comitato No Inceneritori dimostra. Ai cittadini il compito di prendersi la politica.