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Proposta di consumo critico: Miss Sixty e i lavoratori

Creato il 07 dicembre 2011 da Amaranthinemess @AmaranthineMess
Apprendo da SamanthaDiPersio's Blog la notizia: l'azienda Miss Sixty, la cui testimonial da qualche mese a questa parte è l'inflazionatissima Belen Rodriguez, chiude i battenti qui in Italia per riaprirli in Cina.
Ma prima, facciamo un passo indietro: il titolo di questo post suggerisce un concetto che è molto discusso negli ultimi tempi ma paradossalmente poco conosciuto, ovvero, il consumo critico.
Cos'è il consumo critico?
Noi tutti siamo, per forza i cose, consumatori.
Il nostro potere è praticamente nullo: altri creano i nostro vestiti, i nostri pasti, le nostre scarpe, li pubblicizzano e ci convincono a comprarli o meno. Come vedete in tutto questo processo il nostro ruolo è poco meno che passivo. Sbagliato. Perchè, anche se siamo l'ultimo anello della catena della produzione, siamo quello fondamentale. Pensate: e se un giorno, un folto gruppo di consumatori decidesse di non acquistare più un determinato prodotto? Potrebbero impacchettare e pubblicizzare quanto vogliono, ma ne avranno sicuramente un danno.
Proposta di consumo critico: Miss Sixty e i lavoratori Il consumo critico generalmente si utilizza contro quelle aziende che hanno dei comportamenti poco trasparenti o palesemente negativi, come ad esempio la Nestlè, contro la quale è attivo un boicottaggio da ormai diverso tempo, o tutte le altre aziende che potrete trovare sul sito www.impreseallasbarra.org .
Per tornare a parlare di Miss Sixty, vi dico brevemente cosa succede: Miss Sixty, come qualsiasi altra azienda in questo periodo, soffre della crisi, mette 240 dei suoi 445 operai in cassa integrazione, rassicurandoli però, dicendo che l'azienda ha un piano di rilancio, contestualmente il ruolo di testimonial viene affidato a Belen Rodriguez con un cachet super segreto e per questo, immagino, piuttosto elevato. Alla fine dei giochi Miss Sixty si fa quattro conti, constata che una maglietta prodotta in Cina costa molto meno che qui in Italia e decide per il trasferimento.
Gli operai cassaintegrati protestano davanti i cancelli dell'azienda e l'unica risposta che gli viene data è di andarsene, perchè ledono l'immagine di Miss Sixty.
Non che abbia mai acquistato un capo Miss Sixty, ma alla luce i questi fatti, credo proprio che non lo farò mai.
La mia proposta? Boicottiamo Miss Sixty e tutti i marchi del gruppo (Killah, Energy, Murphy&Nye) evitando di acquistare capi i queste marche.
Vi sembra una cosa ridicola? E' ridicola se la faccio io da sola, è un po' meno ridicola se la facciamo in cento, non è più ridicola se la facciamo in mille. Lungi da me voler toccare i cuori di queste giovinette modaiole, ma mi rivolgo a loro e chiedo: e se uno degli operai sbattuti fuori fosse vostro padre? E se la Miss Sixty, con le sue scelte imprenditoriali stesse negando un futuro a voi e alla vostra famiglia?
Ecco, brave, vedo che avete capito. Per questo Natale, i jeans, comprateveli di un'altra marca, tanto il culo come Belen Rodriguez non vi viene manco se ve li comprate in cuoio con rinforzi in ferro sti benedetti pantaloni!

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