Magazine Tecnologia

Proposta di un curriculum computazionale per la scuola italiana

Creato il 14 novembre 2014 da Alessandro Ligas @TTecnologico

Logo La Buona ScuolaBarbara Demo, del dipartimento di Informatica dell’Università di Torino e coordinatrice del gruppo di lavoro Informatica e Scuola del GRIN, propone un curriculum computazionale per la scuola italiana. La proposta e’ stata formalizzata in risposta alla consultazione pubblica de LaBuonaScuola.

Come si legge nella pagina de “la Buona scuola” Barbara Demo si ispira al modello inglese “per una nuova presenza dell’informatica nella scuola è da considerarsi un riferimento il curriculum nazionale inglese entrato in vigore nelle scuole di ogni livello e tipo dal settembre 2014”.

Alessandro Bogliolo, docente universitario ed ambassador italiano della Code Week, sottolinea nelle pagine italiane dedicate all’evento della Commissione Europea, “il governo inglese nel 2013 ha approvato un curriculum scolastico in programmazione disponendo che venisse introdotto in tutte le scuole da settembre 2014. Le finalita’ sono spiegate molto efficacemente nelle prime due righe del documento: “A high-quality computing education equips pupils to use computational thinking and creativity to understand and change the world. [Una preparazione informatica di buon livello consente agli alunni di usare il pensiero computazionale per capire e cambiare il mondo]

Nella proposta si sottolinea come la missione per la scuola italiana è quella di “partire dalla prima alfabetizzazione per arrivare ai livelli di competenza adeguati alla società contemporanea, eventualmente differenziati per tipo di scuola”. Un altro elemento significativo dell’approccio è dato dalla “consapevolezza che esiste un non breve [percorso] transitorio iniziale in cui studenti di livelli di scuola diversi si trovano a fare attività che li conducono ad acquisire capacità simili. Durante il transitorio la velocità di acquisizione di tali capacità dipende presumibilmente più dal livello della scuola che dalla fase. A regime, le fasi corrisponderanno a diversi livelli di scuola ed età degli studenti. Riteniamo tale approccio ben adatto anche per la scuola italiana.”

Barbara Demo nella sua proposta riflette anche su un possibile curriculum per la scuola italiana formulando “una prima proposta di obiettivi didattici distinti tra obiettivi rientranti nell’ambito del pensiero computazionale (PC) e obiettivi rientranti nell’ambito delle tecnologie digitali (TD)”. “Riteniamo più adatto al contesto della scuola italiana parlare semplicemente di pensiero computazionale (PC) e di tecnologie digitali (TD). Con PC intendiamo la natura scientifica dell’informatica, con TD quella tecnologica”.

Tanti sono stati i commenti relativi a questa proposta ma sottolineiamo quello dell’Ambassador italiano della Code Week che vede in questa proposta le stesse finalità che hanno animato l’evento europeo. “Supporto questa proposta come CodeWeek ambassador per l’Italia, come docente universitario, come cittadino e come padre. Condivido gli obiettivi formativi e ritengo utile riconoscerli e perseguirli insieme. CodeWeek ha dimostrato che la scuola italiana risponde con entusiasmo agli stimoli e non e’ sola. Una volta tanto l’Italia e’ partita con il piede giusto e non e’ seconda a nessuno.

Anche nella scuola italiana inizia a smuoversi qualcosa seriamente

“E pur si muove” (Galileo Galilei)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :