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Proposte per un’alternativa

Creato il 21 gennaio 2014 da Patuasia

Riceviamo dal signor Nino Borruto e volentieri pubblichiamo.

A fronte delle prime indiscrezioni che trapelano relativamente alla chiusura dell’inchiesta sul finanziamento ai gruppi consiliari della Valle d’Aosta, portata a termine dalla sezione di Polizia Giudiziaria della G.d.F. e di cui la D.ssa Mineccia, capo della Procura di Aosta, sta per trarne le conclusioni con il probabile invio delle relative informazioni di garanzia che dimostrerebbero come i nostri rappresentanti non siano affatto diversi dai loro colleghi del resto d’Italia, mi preme fare alcune considerazioni. E’ evidente come i consiglieri, che avevano accesso a quei fondi, usassero quei soldi come fossero proprietà privata e non mezzi per agevolare l’azione politica. Nonostante non si possano equiparare i comportamenti e fare di tutta l’erba un fascio, nessuno dei gruppi che ha presentato le pezze giustificative delle spese sostenute, ha minimamente capito lo spirito di quei finanziamenti. E, un esempio su tutti, il fatto che qualche consigliere avesse addirittura una tessera bancomat relativa al conto corrente dove questi soldi venivano depositati, esprime al meglio la filosofia con la quale venivano concepiti. Mi sembra chiaro che noi cittadini non si debba più subire le malversazioni di questa gente, ma reagire e ribellarci allo spreco inutile e spesso dannoso, delle risorse economiche disponibili, per far sì che queste vengano usate, soprattutto in periodi di crisi come l’attuale, esclusivamente nel nostro interesse, recuperandone, oltre il senso pratico, anche quelli morale ed estetico. E’ evidente che i partiti attualmente esistenti non sono riformabili dall’interno, essendo controllati dai ras delle tessere, da gruppi di potere inamovibili, che si passano lo scettro di padre in figlio (piuttosto che in genero od in nipote).

Le alternative che abbiamo per mettere fine a questa politica sono due: la prima è l’appoggio al M5S, che molti non digeriscono per motivi che spesso condivido, quali l’assoluta sottomissione alle scelte della rete o la rigidità di alcune regole imposte agli eletti, che spesso addirittura impediscono l’espletamento del mandato, così come previsto dalla legge. Anche se bisognerebbe mutuare dal movimento la gran parte degli obiettivi del loro programma, che ne fanno la vera forza, quali, per esempio, la rinuncia ai soldi di cui sopra o il dimezzamento dei compensi agli eletti, l’anima ecologista in materia energetica, la gestione dell’informazione, la responsabilità diretta in caso di spreco delle risorse pubbliche eccetera. La seconda è la formazione di una lista civica, ideologicamente omogenea, composta da gente che ha voglia d’impegnarsi, in prima persona e disinteressatamente, per promuovere la rinascita morale oltre che economica di Aosta in primis e della Valle tutta. Non mancano certo le persone capaci di portare avanti questa iniziativa, anche tra quelle già presenti in Comune ed in Regione. Noi cittadini contribuenti non aspettiamo altro che si facciano avanti con una seria proposta di vero cambiamento.


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