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La trama (con parole mie): a Salamanca, in Spagna, si tiene una grande manifestazione che è il culmine della collaborazione tra il governo americano e quelli europei per arginare la minaccia del terrorismo internazionale. Durante la cerimonia, un misterioso cecchino fa fuoco sul Presidente degli Usa, scoppiano due bombe e con loro il panico. Chi si cela dietro il complotto?Attraverso le prospettive del capitano di Ogni maledetta domenica reinventatosi Jack Bauer per l'occasione, un turista buono e caro come solo gli ammmeregani sanno essere, i giornalisti cinici che si sciolgono di fronte all'evento traumatico, Said giunto dalle strade de L'odio, il bolsissimo William Hurt ed un altro Jack, quello di Lost, assistiamo ad una sarabanda di eventi che vorrebbero essere sorprendenti e tesissimi, eppure appaiono come una clamorosa sagra del telefonato.
A volte capita di incrociare film per i quali scrivere un post anche minimamente interessante e che vada oltre le cinque/dieci righe dell'introduzione risulta essere un'impresa a dir poco titanica: sono le cosiddette sòle, roba giusto buona per riempire casualmente un pomeriggio di goduriosissimo relax casalingo dopo una settimana di lavoro non sempre piacevole, assolutamente innocua - e meno male! - ma altrettanto clamorosamente inutile rispetto alla nostra vita di spettatori.Da tempo - esattamente dai giorni migliori di Lost - io e Julez pensavamo di regalare almeno una visione a questa facilmente dimenticabile pellicola, e quasi per caso finiti davanti ad un suo passaggio nella programmazione tv - altro miracolo, che veda qualcosa inserito nei comuni palinsesti - abbiamo deciso di approfittare dell'ozio domenicale per scoprire se il gioco del rewind poteva valere la candela e rendere la visione qualcosa in più del semplice blockbuster che il vostro collega non proprio a suo agio con il grande schermo sarà sempre pronto a definirvi un filmone il lunedì mattina, quando non vorreste nient'altro che essere stesi al sole su una spiaggia tropicale con un bel cocktail e la vostra dolce metà.
Ma cosa non va, per l'esattezza, in Prospettive di un delitto?
Per prima cosa, la patinatissima regia di Pete Travis, anonima quanto più non si potrebbe, seguita a ruota dal consueto cast all stars presenti giusto per il lauto compenso e neppure lontanamente sfiorati dal pensiero di sprecarsi troppo per fornire un'interpretazione non dico memorabile, ma almeno degna dei loro nomi.
Lo stesso script, inoltre, in bilico tra il Cinema action della peggior specie ed una sorta di pallida imitazione della già citata 24, non ha un solo spunto particolarmente sorprendente, ed il gioco - peraltro arcinoto - del continuo ripetersi della singola scena sfruttando i diversi punti di vista dei protagonisti rischia di stancare già al terzo passaggio - e sono otto! -, senza contare che nel momento della vera deflagrazione della storia l'effetto sorpresa è talmente poco sorprendente da lasciare sorpresi al contrario.
Ad aggravare ulteriormente una situazione già delicata, il pessimo personaggio interpretato da Forrest Whitaker, che pare uscito dritto dritto da un film Disney diretto da Muccino o, al limite, da Michael Bay: la sua presenza nel centro del climax conclusivo che porta alla risoluzione della vicenda è in armonia con il resto almeno quanto la scomposta ed involontariamente ridicola corsa dello stesso Whitaker in pieno delirio da eroe del momento.
Se non avete mai provato, nel corso di una visione, il vero terrore, riservatevi di dedicare almeno un rewind - tanto per non andare fuori tema - al bolso Forrest - corri, Forrest, corri! - all'inseguimento dei cattivi, cattivissimi terroristi che non hanno alcun problema, ovviamente, a far saltare una bomba in una piazza gremita all'inverosimile uccidendo decine di persone ma al momento giusto sono pronti a mettere a repentaglio il piano e le loro stesse vite per non investire una bambina.
Bravi.
Benvenuti nel mondo della magia dove tutti siamo amici e amati e felici.
Una sveglia ottima è pensare lucidamente a questo film: che tolto il puro e semplice intrattenimento - molto, molto semplice - non ha assolutamente nient'altro da offrire.
Figuriamoci il realismo.
MrFord
"It's a different point of view to you
you cannot see things that are different to me
and I can't understand why you cannot see
the things that I cannot see."Blink 182 - "Point of view" -
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