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Prospettive. I fotografi che hanno fatto la storia della fotografia: Omaggio di parole a Tina Modotti

Creato il 06 maggio 2014 da Wsf

“La fotografia, proprio perché può essere prodotta solo nel presente e perché si basa su ciò che esiste oggettivamente davanti alla macchina fotografica, rappresenta il medium più soddisfacente per registrare con obiettività la vita in tutti i suoi aspetti ed è da questo che deriva il suo valore di documento. Se a questo si aggiungono sensibilità e intelligenza e, soprattutto, un’idea chiara sul ruolo che dovrebbe avere nel campo dello sviluppo storico, credo che il risultato sia qualcosa che merita un posto nella produzione sociale, a cui tutti noi dovremmo contribuire”.

Tina Modotti

tina per rita pacilio

Tornando a casa mia

Ho infilato i piedi nella borsetta mentre una parte
di scontentezza ha fatto comunella
con le gobbe delle strade

e con la lingua dei formichieri
dove il tuo bel muso ha trattenuto
un po’ di asfalto nero e il malumore del mio corpo.

Una scena di posa messa sdraiata
sul piano inclinato dove nessuno ci stava dentro.
La felicità non capisce niente delle dee incollate

alla mia sottana. A volte si esprimono in forma
appartata, di lato mi sbavagliano le mode addosso
poi si trascinano contuse nella notte pesante

a gesti energici. Sanno di sbroglio innamorato.
Non ho potuto fare a meno di essere un’altra.

Rita Pacilio (inedito per WSF)

carmen morisi - tina

‘ una fotografa e niente di più’

niente di più senza mezze misure in bianco e nero tutto l’eccesso
nelle sfumature nuda della fragilità che scopre il mondo ancora gridi Tina
assetata di oceani e mani le braccia sole le tue braccia bianche a baciare il pane
quanti bocconi amari quanta passione spogliata e rivestita
rivestita e nuda eri bellissima il tuo seno in seno al mondo
cosa cercavi Tina cosa volevi

una musica tua e una valigia dentro per primi gli ultimi
non esiste poesia che arrivi a tanto dentro agli occhi quando li chiudi
posano foto sgrammaticate nel linguaggio di un istante la tua scrittura mossa
ancora cerca ancora implora uomini e cose
tu che guardavi fiori e amori con lo stesso ardore hai capovolto il cerchio
ed il tuo seno in seno al mondo sapevi troppo sì vedevi troppo

quanti spaventi Tina e mai paura quanta dolcezza in corpo
quanti abbandoni – la terra i sensi gli uomini e poi scordasti te
ai bordi fuori campo nel disincanto fino allo sbando senza cornice
senza una lira la vita ti trova sotto falso nome ammutolita
nell’est tradito ancora affoga la libertà inzuppata a sangue e carne
delle rose le tue rose

niente ritocchi Tina niente trucchi quante bugie negli occhi fieri
non c’è etichetta che si incolli e ancora gridi lotta ancora dici al popolo
di falce e di martello la libertà e il sapore di un sogno guadagnato
a colpi di reni la tua sconfitta nella nostra storia rinnegata
ti sei scoppiata dentro ed eri sola senza resurrezione nessuna salvazione
che le immagini non cambiano il mondo e neanche le parole

lasciare andare dimenticare di nascosto ciò che è stato a cielo aperto
cosa volevi Tina cosa cercavi tu che chiamavi mestiere un’arte
avvelenata di bellezza mai ostentata spogliata e rivestita
rivestita e nuda mi scoppi dentro il quotidiano sdegno
non è tempo di ideali riscaldati sulla brace urla la tua sete
nella stessa fiamma portiamo il fuoco addosso

Carmen Morisi (inedito per WSF)

francesca ferrari

Four roses for Tina

Di quattro rose
romantiche non specchi
che uno sfiorire
di natura accalcata in una folla
di petali legati per un filo
di tempo alla corolla.

Hai lasciato la nuance del rosa cipria
al film muto del venti
per urlare dall’occhio
la tua rivoluzione.

Forse le quattro
rose già ti parlavano
del tuo sfiorire presto del tuo vivere in eterno
sulla bocca di Frida
dopo l’arresto al cuore.

Forse le quattro
rose sono le rose
che ti portò poi Pablo
sono il sombrero
la pannocchia la falce
che diedero la luce al tuo contrari

Francesca Ferrari (inedito per WSF)

tina-modotti-articolo

come un paese di carne mi sono stesa per darti forma
mi addormento nel parlarti e fraintendere il silenzio

con questo puntare alla vita in più

tramando per avere una casa dove appoggiare questo

cielo azzurrato nel cuore del mio inverno

 

Antonella Taravella

roberto matarazzo

Omaggio di Roberto Matarazzo al libro di Letizia Argenteri su Tina Modotti

 


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