Stefano Benni, Pantera, Feltrinelli
L’Accademia dei tre Principi è un sotterraneo, un antro favoloso, e i tre principi sono i tre tavoli da biliardo intorno ai quali si muovono armati di stecca uomini e donne leggendari. Non sono più di una trentina i giocatori che possono incrociare le stecche sui tre principi, e chi può accedervi lo decide Omero, un vecchio cieco, detto anche Borges. Delon e il narratore sono i tuttofare di questo rifugio di umanità in cerca di gloria. Svuotano portacenere e tengono il conto delle battaglie. Si sfidano il puzzone, Garibaldi, Tremal-Naik, Willy, John, Valdo e il professore, ma il re dei principi è Tamarindo. In quel mondo di soli maschi un giorno fa il suo ingresso la pantera, “snella, flessuosa, pallida”, e uno dopo l’altro tutti i migliori cadono: non solo Tamarindo, ma anche campioni che arrivano da fuori come Tic Tac e Chiquita. Che ne sarà della pantera quando arriverà in città Jones l’Inglese? Tutti e due toccati dalla grazia del gioco e dalla bellezza, due giovani dei. In palio, l’amore.