Il gruppo criminale, scoperto dalla squadra mobile di Venezia, reclutava giovani ragazze, appena maggiorenni, in Ungheria, e le faceva prostituire in Veneto
A seguito di un’operazione della squadra mobile di Venezia sei persone sono state arrestate . Le indagini, condotte contro lo sfruttamento della prostituzione. ha consentito di sgominare un’organizzazione albanese-ungherese attiva in Veneto. Lo strutturato gruppo criminale, scoperto dalla squadra mobile di Venezia, reclutava giovani ragazze, appena maggiorenni, in Ungheria, e, giunte in Italia, le facevano prostiture nei territori delle provincia di Venezia-Mestre. Le giovani venivano condotte e fatte alloggiare in alcuni appartamenti e b&b ubicati a Mestre, Treviso.
Il gruppo albanese-ungherese ricorreva anche all’uso della violenza fisica, minacciando anche le ragazze di altri gruppi minoritari presenti sul territorio, pretendendo il ‘pizzo’ ed imponendo una ‘tassa di stazionamento’ . Gli indagati oltre a controllare le ragazze che dovevano intrattenersi per non piu’ di 10 minuti col cliente, le avvisavano dell’eventuale passaggio di auto con i poliziotti. La Polizia ha accertato anche transazioni di denaro tramite agenzie di money transfer per svariate migliaia di euro, con frequenza quasi giornaliera. Importante il ruolo anche della moglie di uno degli arrestati che aveva il ruolo di sfruttatrice ed esattrice del pizzo a carico delle altre ragazze.