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Prostitute con un passaporto divino

Creato il 16 luglio 2010 da Il_vince
Prostitute con un passaporto divino

l'articolo originale

Ci sono alcune persone, come me, che spesso nel tentativo di fare qualcosa di bello per qualcuno si ritrovano invece ad aver combinato un disastro.
Forse non sono l’unico.
Un parroco della provincia di Milano, con tutte le più buone intenzioni, ha rilasciato a qualche migliaio di extracomunitari che vivono  illegalmente nel nostro paese una sorta di permesso di soggiorno rilasciato da Dio, quasi a compensare parzialmente quello negato dalle autorità italiane.
E’ un modo per fargli mantenere un identità e per farli sentire un pò più accettati, se non dalle autorità almeno da Dio.
Personalmente trovo che sia una bellissima iniziativa, anche per me che non sono credente.
Il parroco afferma che questo documento, logicamente, non vuole avere alcuna valenza legale.
Giustissimo.
Ma se tre prostitute al fermo delle forze dell’ordine come permesso di soggiorno presentano questo documento mi sa che il parroco non è stato molto chiaro…

Dal TGCom del 1 Dicembre 2009. Raggiungibile qui.

LEGNANO - Il permesso di soggiorno l’avevano, ma a rilasciarlo non era stata la Questura, bensì… Dio! Ai carabinieri di Legnano che richiedevano loro i documenti, tre prostitute nigeriane hanno mostrato dei permessi di soggiorno intestati al “Ministero del Regno di Dio – Dipartimento della pubblica accoglienza” e firmati da un parroco di Caserta. Un lasciapassare divino che non le ha salvate da una denuncia a piede libero e, per una di loro, dalle manette.
Ne hanno viste di tutti i colori i militari legnanesi, ma il permesso di soggiorno rilasciato dal Ministero di Dio li ha colti decisamente di sorpresa. E’ accaduto qualche giorno fa a Busto Garolfo, in provincia di Milano, quando, impegnati in un controllo anti-prostituzione su tutto il territorio, sono incappati in tre lucciole nigeriane, poco più che ventenni e tutte irregolari. Almeno davanti alla giustizia terrena. Perché davanti a quella divina, le tre giovani clandestine risultavano perfettamente in regola.
Ad attestarlo anche uno speciale documento, che subito hanno mostrato ai carabinieri, rilasciato dal Ministero del Regno di Dio – Dipartimento della pubblica accoglienza e firmato da un sacerdote, padre Giorgio Poletti, parroco di Castelvolturno, che a Tgcom ha spiegato la sua iniziativa: “Si tratta di un documento che non vuole avere alcuna valenza legale, cosa che spiego sempre agli immigrati che vengono da me. E’ un gesto simbolico, che vuole fornire un identità a persone che, per la loro condizione di clandestini non ce l’hanno, che si sentono rifiutate. Ecco, questo permesso di soggiorno divino dice loro che Dio li autorizza a vivere”.
Ma non chiamatela provocazione: “E’ una posizione evangelica – racconta padre Giorgio – non vuole provocare nessuno, anche se spesso crea qualche polemica. E’ solo un discorso cristiano, una risposta alle nuove leggi sull’immigrazione, che non condividiamo. Problemi? Al massimo li avrò con il Padre Eterno, ma non credo, dato che è una cosa volta a fare del bene”. Insomma, se il lasciapassare per stare in Italia viene negato dalla Questura, almeno c’è quello del Signore a vivere una vita dignitosa. Padre Giorgio ha già firmato circa 4.500 permessi di soggiorno divini ad altrettanti immigrati, che ora esibiscono questo documento speciale un po’ in tutta Italia.
Peccato però che non basti per risparmiare ai clandestini le conseguenze legali della loro condizione, dopo l’entrata in vigore del pacchetto sicurezza. E così i carabinieri del tenente Michela Pagliara, come sicuramente i loro colleghi in altre parti d’Italia, non hanno potuto far altro che denunciare due prostitute ed arrestarne una terza, su cui già gravava il decreto d’espulsione. Ma se la giustizia italiana ha chiuso loro le porte in faccia, di certo il Signore aprirà loro quelle del suo regno…



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