Stamani questa notizia ci fa molto piacere. A tutt*.
Arrestato il presunto killer di Firenze.
Ha ucciso e crocifisso una donna a una sbarra sotto un cavalcavia. Aveva violentato e crocifisso altre donne. Altre prostitute.
Qui la notizia:
http://www.lastampa.it/2014/05/09/italia/cronache/firenze-arrestato-il-presunto-killer-della-donna-crocifissa-in-periferia-BwyoVA1E6MZIhChlYlb5CI/pagina.html
MI PONGO ALCUNE DOMANDE SULLA PROSTITUZIONE.
Per molte femministe (e non solo per loro) è un’espressione di AUTODETERMINAZIONE DELLA DONNA.
Per me no.
Questi gravissimi fatti di Firenze mi fanno riflettere.
Partiamo da alcuni dati.
I FEMMINICIDI avvengono soprattutto entro l’ambiente domestico: nel 2013, su 134 donne uccise, nel 58% dei casi l’omicida è il partner o l’ex della donna.
Per le PROSTITUTE, si contano 65 vittime dal 2007 al 2013.
http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/455892/Aumentano-le-donne-uccise-in-Italia-nel-2013-sono-134
Quindi, i FEMMINICIDI sono più estesi in ambiente DOMESTICO rispetto all’attività di PROSTITUZIONE.
Però le PROSTITUTE sono comunque soggette a forme di VIOLENZA TACIUTA-SOMMERSA: molto più taciuta della violenza domestica.
Distinguiamo intanto la PROSTITUZIONE pertinente il fenomeno della TRATTA da quella “DECISA LIBERAMENTE“.
Nel primo caso, la prostituta vive 2 FORME DI VIOLENZA:
– quella attuata dall’organizzazione criminale che la sfrutta (le mafie della prostituzione che gestiscono il “mercato”),
– quella attuata, spesso e volentieri, dai clienti.
Nel secondo caso, la prostituta che agisce per “libera scelta”,vive spesso la VIOLENZA che proviene dal cliente: da uomini sconosciuti, da probabili situazioni di incognita e relativo rischio.
E’ proprio nel secondo caso, nel caso della PROSTITUZIONE attuata come LIBERA SCELTA, che si sente parlare di AUTODETERMINAZIONE.
Siamo proprio sicure che sia una forma di LIBERTA’ del corpo della donna?
Davvero?
E’ LIBERTA’ assoggettarsi volontariamente e deliberatamente a probabili situazioni di VIOLENZA E RISCHIO? (sì, capita anche in ambiente domestico, ma nella prostituzione è una sorta di clausola implicita di contratto).
E’ LIBERTA‘ fare del proprio corpo un OGGETTO DI SCAMBIO sul mercato, ponendolo sullo stesso identico piano del denaro? (si sa, nel sistema del capitalismo tutto ha un prezzo e se ha un prezzo è un bene di consumo).
E’ LIBERTA’ convalidare e rafforzare quella che è la più antica regola del MONDO PATRIARCALE e cioè che la DONNA è l’essere inferiore, assoggettabile all’uomo, usata come strumento di piacere e/o procreazione?
I CORPI DELLE DONNE. Quanto ne parliamo, quanto ne discutiamo. Basterebbe ripartire da noi stesse, comprendendo che “IO SONO MIA” non significa attaccare al proprio corpo un cartellino con il prezzo, tipo trancio di bue.
Sono partita dalla notizia della donna uccisa e crocifissa a Firenze. Non so se lei svolgesse attività di prostituzione per libera scelta o meno. Ma anche le c.d. forme di LIBERA SCELTA, in ogni caso, sono una SCHIAVITU’.
Corpi esposti, umiliati, soppesati, violentati, prezzati, comprati. A volte massacrati.
Corpi gestiti dall’UOMO. Sempre e comunque.
Non più Persone, non più Donne, ma OGGETTI DI SCAMBIO. USA E GETTA.
Dov’è l’AUTODETERMINAZIONE? Dov’è la LIBERTA’?
Io continuo a chiedermelo.
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CONTATTI 9 maggio 2014: 26.019
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