Siamo alla vigilia di Natale e tutti fanno buoni propositi, soprattutto di essere buoni.
Cari amici invece io vi prometto di essere più pungente che mai e anche se darò fastidio a qualcuno…dirò sempre ciò che penso.
E prima di augurarvi un Buon Natale voglio dirvi una cosa.
Quando sento la parola fashion ho un leggero rumorino nello stomaco ed una nausea galoppante. E’ la parola più usata ed abusata ormai da qualche anno.
Gente vestita da circo, da “vajassa” napoletana, che si fotografa in tutte le posizioni, ce la vogliono far passare per “fashion”. Filippini agghindati in maniera indecente, utilizzati da importanti brand, spacciati per guru della moda. Ed alcuni ancora si chiedono del perché siedono ai primi posti nelle sfilate.
Ti utilizzo come una bambolina e ti vesto a mio uso e consumo e ti faccio “prostituire” con le mie creazioni bizzarre…come minimo ti assicuro un posto davanti.
Ma vestitevi Voi in quelle condizioni da nosocomio!
La frutta, il caffè, il mondo tutto viene affiancato dall’aggettivo “Fashion”.
Ogni giorno nascono centinaia di blog definiti fashion. Attori, subrettine e modelli diventano “fashion blogger”. La propria fisicità ed avvenenza (ma ce ne sono anche di brutti/e), schiaffata online solo per avere quel capo in omaggio.
Non è prostituzione questa? Non del corpo ma della propria immagine.
Esistono più fashion blogger che acquirenti di fashion. A breve anche le prostitute apriranno i proprio blog “hard fashion”? (Chissà forse già esistono ma ne ignoro l’esistenza)
Ho sempre il ricordo di quella povera fashion blogger chiamata da Pinko per dare consigli all’interno della boutique. Ignorata completamente dalle clienti, stava li immobile “tacita muta”.
Poi ci si meraviglia e fa scandalo se la blogger ruba i vestiti per venderseli. Di chi è la colpa?
Riflettiamo un po su queste cose.
Ci mancava anche Csaba con le sue tavole di Natale “Fashion”. Csaba lo sai che molti non avranno nulla da mettere su quelle tavole?
Ma lo show deve andare avanti..e che fashion sia….
Prima di partire per le vacanze mi ha fermato una Signora fiorentina e mi ha detto: “Sai che io ti leggo, mi diverto”. Il complimento più gratificante da ricevere.
Auguri di cuore e grazie a chi continua a sopportarmi