Magazine Cultura

Prova del TomTom Rider 2013...parte prima.

Creato il 20 agosto 2013 da Motociclistidatavola
L'ergonomia, secondo la I.E.A. (International Ergonomics Association), è quella scienza che si occupa dell'interazione tra gli elementi di un sistema (umani e d'altro tipo) e la funzione per cui vengono progettati (nonché la teoria, i principi, i dati e i metodi che vengono applicati nella progettazione), allo scopo di migliorare la soddisfazione dell'utente e l'insieme delle prestazioni del sistema. In pratica è quella scienza che si occupa dello studio dell'interazione tra individui e tecnologie.

Prova del TomTom Rider 2013...parte prima.

Uno dei libri "consigliati" per  il famoso esame

Perchè questa introduzione presa da Wikipedia? L'ultimo esame che ho dato prima di laurearmi è stato proprio un opzionale dal titolo “Ergonomia” e quando mi approccio a qualcosa di nuovo tendo sempre a dare una chiave di lettura ergonomica al mio pensiero. Sia che si tratti di processi che di interazioni con tecnologie, come da intro. Forse ci avrete fatto caso nel leggere i miei commenti alle moto che provo. Oggi parliamo di un prodotto tecnologico destinato a noi motociclisti: il navigatore. Chi mi conosce sa che sono storicamente avverso all'oggetto e solo quest'anno ho mollato acquistandone uno...da allora mi sono un po' fatto prendere. Ho recentemente avuto la possibilità di provarne un altro e vi riporto i miei commenti, ergonomici, in un paio di post. Mi piacerebbe essere abbastanza informato e fruitore del prodotto da poter fare una comparativa ma non mi spingo a tanto. Ah, partiamo dal prodotto: TOM TOM RIDER 2013.
Parleremo di facilità di utilizzo (ergonomia); di facilità di installazione e dotazione (ergonomia); di facilità di aggiornamento delle mappe (ergonomia); di facilità di programmazione percorsi (ergonomia); di qualità percepita e di quant'altro ci viene in mente. Insomma, provo a fare il serio serio. Anche perchè TOM TOM si è posta in maniera arrogante dichiarando di aver fatto un prodotto ad hoc per i motociclisti. Captatio benevolentiae? Vedremo.
Fase uno: montare il TOM TOM sulla moto. Qui devo dire che si vede che hanno pensato ai motociclisti, nella scatola c'è già un attacco “universale” RAM (il sito aiuta anche a scegliere dove montarlo, se avete dubbi), quindi con una scatola hai tutto quel che serve. Dovrebbe essere sempre così ma non è scontato. L'attacco è facile e stabile. Direi che ha tutto quel che serve, anche un riduttore in caso di necessità. Fra l'altro il lembo di gomma in dotazione riduce un bel po' le vibrazioni e rende leggibile il TOMTOM anche se lo monto su uno dei montanti del parabrezza (che in genere sono soggetti a vibrazioni). Per quel che riguarda eventuali allacciamenti elettrici faccio una premessa. Il dispositivo ha 6 ore di autonomia, per mia scelta non lo collego mai. Non faccio viaggi nel deserto, non mi trovo in piste sconosciute fra le dune del Sahara mentre il sole cala o disperso nel Kashmir. In genere sei ore effettive di moto sono sufficienti e preferisco non sfruttare la possibilità dell'allacciamento. Chissà, un giorno navigherò per strade sconosciute all'uomo e forse mi ravvederò, per ora.
Fase due: registrarsi ed usare il sito TomTom. Allora, gli strumenti ad alta deperibilità (mio neologismo per indicare gli strumenti informatici che hanno necessità di essere aggiornati) hanno una componente informatica obbligatoria. Cioè, se non vuoi ritrovarti con un prodotto obsoleto in pochi mesi devi collegarti, registrarti, aggiornarti, backupparti, ecc. ecc. Questo non fa eccezione. La registrazione è molto semplice, nome-congnome.-mail e password ed è fatta. Poi si scarica il software giusto per il prodotto scelto, si collega il prodotto, lo si abbina all'utente e via. Tutto questo è molto facile, l'ho fatto tranquillamente mentre guardavo una replica di TopGun e cucinavo il pranzo. Esame superato, facile e veloce. In questo caso l'aspetto chiave è la velocità.
Prova del TomTom Rider 2013...parte prima.
Quindi fino adesso tutto molto, molto valido. Unica pecca: il software Tyre (che permette di creare percorsi e caricarli su TomTom) non è compatibile con Mac. Non è responsabilità TomTom ma è un peccato. Ci sono, ovviamente, altri sistemi ma Tyre è benfatto. Si può sempre scaricare un “simulatore” di windows ed usarlo su Mac ma.... Comunque sul sito Tyre informano che ancora non esiste ma presto ci sarà. Termino qui il primo post sul tema. Per ora tutto ergonomicamente soddisfacente, molto interessante. Ottima l'installazione, lo schermo è molto grande, la parte a PC è veloce ed immediata, il download della cartine free a vita è interessante. Insomma, adesso lo accendo e vediamo se continua così.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :