Io prima di andare a fare commissioni.
Già, la bellezza. Apriamo una piccola parentesi su questo aspetto, una riflessione che mi è venuta in mente. Il motociclismo si è evoluto e da disciplina/hobby per uomini duri, puri di quelli che hanno lo sguardo perso nel futuro e intriso di glorioso passato, di quelli che considerano l'igiene personale un passatempo saltuario, di quelli che non hanno mai la barba fatta ma non l'hanno neppure lunga ce l'hanno semplicemente pungente e dura è passato ad essere non solo un hobby ma anche una necessità quotidiana per lo spostamento (e a me piacerebbe si evolvesse ancora, più moto e scooter ci sono in città e meno traffico avremo, più parcheggio troveremo). I motociclisti sono diventati tanti e sono diventati anche novelli narcisi (prova ne è il ragazzo che chiedeva alla ragazza se la tuta Dainese intera gli facesse o meno il culo grosso...non aggiungo altro). Ecco, in questa nuova evoluzione la bellezza ha un ruolo importante. I capi da “moto” si sono evoluti, i colori sono aumentati ma sono più eleganti, gli intrecci fra moda e capi tecnici aumentano. In tutto questo, specialmente per chi è ai primi approcci, per chi si sposta in moto o in scooter la bellezza di un capo è determinante. Se un giacchino, una felpa, un casco, un paio di guanti o altro sono belli sarà più facile vengano indossati.Dato che ormai sono un guru del marketing dirò che questo capo non è per chi usa lo scooter ma è per gli Urban-rider (diosanto se son figo). Chiariamo subito un aspetto, allora, non è un capo che basta se dovete farvi un giretto in moto sugli Appennini...ma sul finire diremo qualcosa anche su questo.Però è un capo molto furbo e intelligente se dovete spostarvi in città, se fate brevi tragitti.Mentre lo provavo dentro di me pensavo “è un capo inutile, ormai tutti indossano almeno un giubbotto con le protezioni”. Poi è uscito il sole e sono andato in banca in camicia incrociando quattro scooter e due moto che erano vestiti come me, camicia e basta. Allora ho riformulato il mio pensiero: la sicurezza in moto non può essere “tutto o niente”, deve passare anche attraverso il buon senso.Da allora, in città, mi sposto sempre indossando la mia felpa BLAUER. E ho iniziato ad apprezzarla un sacco.Ecco i perchè.E' bella, molto bella. Fra l'altro si vede che viene prodotta da chi fa moda, calza bene, contiene la panza e allarga petto e spalle. Cioè la gente si gira a guardarmi, le signore mi inseguono, le ragazze scoppiano in lacrime al mio passaggio. Fortuna che mi destreggio bene altrimenti me l'avrebbero strappata di dosso (impossibile, è neoprene, dubito si strappi così facilmente).Se la presto a Maybe lo scambiano fisso per Matthew McConaughey, già sono separati alla nascita.Altro aspetto su cui ero titubante erano le protezioni, la mia preoccupazione non era sul tipo dato che sono tutte certificate e omologate, era che mi ritrovassi le protezioni dei gomiti non fisse. E qui apriamo il tema dei materiali. La felpa è in neoprene, molto elastico, le maniche sono strette abbastanza per tenere ferme le protezioni sulle spalle e anche sui gomiti. Molto importante. Per spiegare, le protezioni sui gomiti sono molto più ballerine in una giacca da moto (non in pelle, ovvio) che non su questa felpa. Ma molto di più, ora che ci ripenso. Quindi calza bene, mi fa bello (mi fa più bello, mi suggerisce mia mamma all'orecchio) e le protezioni sono ferme. Fra l'altro sono prodotte da Betac e quindi sulla qualità nulla da dire.Dicevamo i materiali. In una giornata con vento fastidioso non ho avuto alcun problema, il materiale tiene bene il vento (e anche l'acqua dato che la sfiga non è mai dormiente ho preso pure quella) e anche quando si fa più freschino il freddo non arriva. Ipotizzo che da metà Marzo a metà Ottobre sia un capo portabilissimo, almeno dove sto io. Poi a Bolzano forse la stagione si accorcia un po'. Quindi per sei/sette mesi la si porta tranquillamente poi, dato che è bella, togliete le protezioni sui gomiti e la usate come felpa figa. Quindi il neoprene protegge dal freddo, dall'aria, traspira, è antitaglio (se cadete non è kevlar ma non è neppure cotone). Ci sono anche le cerniere impermeabili e il collo molto alto, protegge gola e coppa. Insomma, pare una felpa ma ci sono i contenuti.Altra nota sui materiali, la felpa è leggera. Io ho nell'armadio una felpa che tiene l'aria e il freddo ma pesa come un'armatura. Questa invece è leggera e sta comodamente in un bauletto o in un sottocasco anche se, come me, vorrete tenerla sempre addosso o appesa alla spalliera della sedia per ostentarla.Ho pensato molto a questo capo, sapete che noi siamo sempre molto attenti alla sicurezza e cerchiamo di dare molta importanza alla sicurezza. Mi piacerebbe vedere tutti i porta-pizza, tutti i pony-express, tutti gli adolescenti, tutti i “manager” girare con completi Spidi, Dainese o altro ma la verità è che, fatta eccezione per qualche mosca bianca sulle tangenziali delle grandi città, la gente gira in maniera imprudente, sia per come guida che per come si veste. Ecco in questo contesto un capo comodo, veloce, non impegnativo, esteticamente bello, protettivo e ben visibile (almeno nella colorazione rossa che ho io) credo sia una scelta intelligente.Cioè, se le mie figlie (che hanno meno di 4 anni, ndr) usassero lo scooter in città, magari una Vespa, per andare a scuola e al mare in estate credo che questo potrebbe essere il compromesso da cui partire per fare educazione alla sicurezza. Un capo bello (lo sottolineo perchè è vero e perchè un capo bello non resta nell'armadio o in garage) e con le prime dotazioni di sicurezza.La conclusione è proprio questa, non è il capo che vorrei vedere un sabato pomeriggio in cima al passo del Muraglione ma è il capo che vorrei riempisse le città. Perchè non sarà definitivo ma è un bel passo avanti, sia come contenuti che come abitudine culturale ad indossare capi che ci proteggano, cominciate a portare sempre capi che vi proteggono poi vedrete che vi ci abituerete e li vorrete sempre.Ah, dopo avervi ripetuto per righe e righe che è un capo furbo da usare in modalità Urban-Rider (dio quanto amo questa espressione da marketing man), dopo avervi convinto che la sicurezza la si conquista anche a piccoli passi, vi dico questo: ho tolto le protezioni sui gomiti alla mia giacca da moto, ho indossato la felpa, messo il paraschiena, indossato il mio giubbotto e il casco e mi son fatto un giretto in collina fra nuvole, vento e umidità in pausa pranzo. Provatelo anche così, avrete le protezioni su spalle e gomiti dove devono essere, un capo traspirante ma che isola dall'aria e dal freddo, comodo cui potrete unire il vostro paraschiena e il giacchetto tecnico. Il tutto considerando che quando arriverete e scenderete dalla moto sarete molto fighi. Quindi...un capo che ha molte, molte carte nel taschino, un taschino molto elegante.
Un'ultimissima cosa che esula da questo prodotto. Le nostre prove sono spesso semplici, non siamo tecnici ma siamo utilizzatori. Quello che speriamo è di incuriosirvi verso un prodotto che a noi convince (ci sono stati prodotti che non ci hanno convinto e di cui non abbiamo parlato proprio perchè non siamo tecnici professionisti.) e di farvi avere sempre un approccio critico quando scegliete un prodotto. A prima vista questa felpa magari non la prendereste in considerazione ed invece se vi prendete un po' di tempo e pensate bene a quello che dovete farci, vedrete che ha tanti contenuti.
Ecco la chiave è proprio quella, prendetevi tempo per pensare a cosa vi serve, sia un casco, un paio di stivali, una giacca e, perchè no, una moto.