Oggi mi trovavo a Cesena per lavoro e
mi si è aperto un buco da un'ora grazie ad un autotrasportatore
spagnolo che tardava. L'occasione mi è parsa ghiotta per tornare
alla Triumph e cercare di provare la nuova Tiger Explorer 1200.
Ebbene ci sono riuscito.
Non ripeto le solite premesse circa il
tono di queste prove, aggiungo però alcuni elementi circa la prova.
Non pioveva ma le strade erano bagnaticce, non proprio bagnate,
umide. Insomma, quel tanto da essere prudenti e da non mettere alla
frusta la moto (evvai stavolta ho la scusa per non essere un tester
ginocchio a terra e pancia piatta dentro la tuta).
Altra nota, la Triumph gode del grande
vantaggio di essere a Cesena che ti permette di arrivare in collina
durante una prova di mezzora. Cesena ha alle sue spalle le colline,
non c'è bisogno di fare trenta volte una rotonda per saggiare
l'agilità della moto. Insomma, la prova è più completa.
Allora, da dire anche che la concessionaria
rientra fra quelle “vedi tu, 20 minuti, mezzora, fai tu”.
Insomma, nessuna fretta. Grazie.
Parto e subito mi rendo conto di quello
che avevo letto su riviste del settore “attenti che il gas è
sensibile”. Per i primi 5 minuti l'effetto on-off del gas si sente,
poi tutto nella norma. Ma forse l'estrema sensibilità del polso del
tester rende tutto più facile, voi comuni motociclisti impiegherete
più di 5 minuti ad abituarvi....
la posizione di guida è molto comoda
fino alle spalle, gambe e busto stanno bene ma il manubrio è
lontanissimo. Il tipo della concessionaria mi ha detto che forse era
anche per via della regolazione della sella, sulla posizione bassa, che mi
allontanava un po' per avvicinarmi a terra. Comunque, ci vuole un po'
ad abituarsi. Di per sé la posizione potrebbe anche essere furba,
con il busto in avanti, ma per potersi sporgere sull'anteriore le
pedane dovrebbero essere arretrate. Così com'è il manubrio è un
po' in avanti e le braccia troppo stese, per le mie misure, almeno.
Alla lunga la posizione mi ha creato un po' di vibrazioni alle mani.
Sono fiducioso che il conce avesse ragione, che si possa trovare una
posizione migliore, lavorando sulla sella.
La protezione dall'aria è buona, non
mi aspettavo una protezione di questo livello, invece, complimenti, giusto un po' d'aria sopra le spalle ma testa e busto sono protetti, da vera tourer.
Manca il paramani ma si può rimediare con poco.
Il motore non dovrei neppure dirlo, il
tre cilindri tira bene a tutti i regimi con gusto e sicurezza. Non ha il momento in cui decolla ma è sempre bello tirato. Il sound c'è, la marmitta è urenda ma almeno suona bene (ricordo invece che l'800 mi deluse proprio alla voce sound).
Mi ha colpito il cardano. Triumph non
ha una gran storia di cardani ma questo, almeno da nuovo, è ottimo.
Nessuno strappo, nessun rumore, niente. Poi, essendo nuovo, bisogna
attenderlo fra 10/20 mila km.
Il cambio mi ha dato qualche problema,
specialmente fra prima e seconda mi è parso duro. Però, ad onor del
vero, avevo le scarpe da ginnastica e non sono più abituato a
guidare senza stivali. Quindi questa storia del cambio è quantomeno
da rivedere. Anche se in mezzora non mi sono comunque abituato.
Pesa ma solo da ferma, per il resto è
molto ben bilanciata. Sempre.
La moto è centrata. Fra
le anti GS è forse l'unica che può vantare un marchio con il
fascino che può avere BMW. Basta vedere il forum degli appassionati
del marchio e visitare la concessionaria per capire che anche qui il
marketing lavora bene. Non siamo ai livelli di H&D, ovviamente,
ma direi che siamo ben oltre le giapponesi, che in questo
scarseggiano. Provo a spiegarmi meglio: chi indossa una T-Shirt
Yamaha o
Honda lo fa perché ha in mente una vittoria sportiva, sia
rally, motogp, superbike o altro. Chi indossa una T-Shirt BMW o
Triumph lo fa con la convinzione di indossare un capo di prestigio,
come se avesse una polo di Ralph Laurent.
I Ducatisti sono un po' una via di
mezzo, nascono sporchi di grasso per catena e olio ma poi amano gli
occhiali griffati e il loro logo bianco-rosso ovunque. Vivono nella speranza
che qualcuno li scambi per Ferarristi per spiegare
la differenza.
Ecco, un altro marchio che genera una certa appartenenza potrebbe
essere Guzzi, ma adesso è un po' debole. Ho divagato. Il succo:
Triumph può giocarsi anche la carta marchio e lo si vede anche nel
prezzo, ingiustificatamente più alto di Honda e di Yamaha (di questa
vado a memoria, potrei dire una cazzata). Ingiustificatamente perchè
non offre contenuti superiori in termini di innovazione o altro. E'
allineata, nella migliore delle ipotesi. D'altronde anche BMW ha
contenuti datati ma rimane una top come prezzo.
Torniamo alla moto? Bene, devo
ammettere che avevo preso una cantonata, l'avevo un po' denigrata
invece ha ragion d'essere. Esteticamente non mi entusiasma (marmitta, fanali, becco per citare
qualcosa che a gusto personale non mi garba), lo
ammetto, poi ci sono alcune cose al limite del brutto oggettivo (vd
sostegno del radiatore che è indegno). Però faccio una rivelazione:
NKW sul suo GS che guida da tre anni non lo vede neanche NKW che
guida la Tiger da 10 minuti. Anche volendo, io col GS non mi starei
dietro ma mai al mondo. Però parlo di me, sicuramente è relativo e non assoluto.
Veniamo alla fine.
Cosa ci puoi fare: quello che fai col
GS dovendo però specificare ad ogni sosta che “no, non è un GS”.
Cosa non ci puoi fare: poca roba, è
duttile come tutte le endurone. Che sia per questo e non per moda che
se ne vendono così tante?
Infine, quanto sale: esteticamente
direi che un po' ce ne vuole, almeno per il mio palato, da guidare
direi che no, non serve molto sale. Per stare in media diciamo sale 5
tendente al 4.
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