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Ci sono un paio di concessionari della zona che, quando hanno i nuovi modelli, ci chiamano per le prove, ci invitano a provare i nuovi modelli, a scoprire come vanno.
Fra questi il più solerte è sicuramente il concessionario Honda (R&D) che appena ha la moto nuova ci chiama con la voce emozionata per farcela provare.
Così è stato anche per la CrossRunner.
La prova è stata un po' travagliata, abbiamo dovuta dividerla in due puntate ma non entro nel dettaglio perchè non frega a nessuno (problema mio e non tecnico, per fugare dubbi). Importa invece che fra tutto l'ho provata più di un'ora.
Intanto guardandola vedi che rispetto alla precedente non ha molto in comune, si percepisce un progetto più “ricco”. Immaginiamo la stanza dove Honda progetta e sviluppa i suoi modelli.
Ci sono un tavolo e 5 o 6 ingegneri giapponesi con un mucchio di disegni e schizzi. Quando è nato il CrossRunner su una grande lavagna davanti alla porta di accesso di questa fantomatica stanza c'era scritto “bozza CrossTourer” mentre per lo sviluppo di questa c'era scritto “non si fanno prigionieri”.
Infatti, se il vecchio modello sembrava una prova generale per la sorellona, per preparare il pubblico a qualche linea, qualche soluzione, questo è un progetto tutto nuovo. Honda ha visto di aver centrato un segmento per utilizzo, per dimensioni, per peso e per CV e ha deciso di spremerlo mettendoci dentro molta sostanza.
Ma veniamo alla prova.
La vecchia Crossrunner aveva un limite di abitabilità dato dalla posizione delle gambe, a nostro avviso un filo arretrate e stancante alla lunga. La nostra prova si è concentrata anche nel verificare qualche miglioramento in questo ambito.
Togliamoci subito il dente, la comodità di questa nuova CR non è in discussione. Ed ha anche una certa versatilità. Nota consueta. Il nostro tester Omobono dichiara un metro e settantotto con il livello di umidità tipico della Romagna palustre.
La sella è comoda, le gambe hanno l'inclinazione giusta e il manubrio largo permette di guidare la moto in due modi: stando comodamente sulle chiappe in modalità relax o ruotando in avanti il bacino in modalità “spaventapassi”. Già, la CR ha un'anima anche da Spaventapassi.
In fin dei conti vanta 106cv che sono comunque giusti se si è capaci di usarli. Poi ovvio, alcune competitor ne hanno di più e hanno motori più sportivi ma poi bisogna coniugare il tutto con lo scopo d'uso.
La moto protegge bene, qualche fruscio ma ho potuto tenere la visiera aperta senza troppi problemi...fino a quando non ho fatto un po' l'ignorante, ma questo è un altro discorso.
Quindi per fare km e turismo la moto non ha problemi. Piccolo dettaglio ma che fotografa bene la qualità del progetto: gli specchietti hanno un braccio molto corto e questo determina che anche a velocità sostenute non vibrano mai e la visuale posteriore rimane impeccabile. Dettaglio ma se vi ritroverete a fare dell'autostrada vi renderete conto dell'utilità.
Poi, ovviamente, come vada in due e carichi non lo so, però lascia intendere un bel “molto bene”.
Parliamo un po' di ergonomia.
La sensazione è che tutto sia correttamente dimensionato con l'utilizzo. La frizione non è stra-morbida, come sarebbe opportuno su una sportiva, ma il CR non è una moto da tempo in pista, ecco quindi che il feeling con la leva è immediato, stacca quando ci si aspetta che stacchi ed offre la resistenza che ti aspetti offra; stessa cosa con la manopola del gas che riprende immediatamente ma senza esagerare, quello che ti aspetti fa, non mette in difficoltà. I freni sono correttamente dimensionati, il freno anteriore è più che sufficiente e quello dietro guida bene. Il trasferimento e l'affondo in caso di frenatona non sono eccessivi ma funzionali....e io sposto una bella massa, ve l'assicuro.
Ecco, se dovessi trovare un aggettivo per questo progetto direi “equilibrato”. Però vorrei che trasparisse l'accezione positiva dell'aggettivo. Parlare di moto e di equilibrio alcune volte non ha una caratterizzazione positiva come dovrebbe. Honda ha fatto un mezzo con un equilibrio generale che difficilmente si può trovare altrove. Tutto è armonico, dalla ciclistica al gas, dalla posizione, alle leve.
Bene, ma come se la cava in movimento, come va'?
Bene, direi bene. Il motore l'abbiamo già incontrato altrove e lo conosciamo bene. Ha due anime, sotto i 6.000 RPM e sopra. Attenzione, ha due stili, due anime ma non si differenzia solo per la velocità. E' una questione di stile. Se volete andare forte potete andare forte anche sotto i 6.000RPM, la moto ha cavalli e animo runner anche lì. Certo, se volete mettere l'abito da SpaventaPassi allora vi tocca girare sopra i 6.000. Non è una questione di velocità assoluta, è una questione di stile di guida. Sotto i 6.000RPM andate veloci per arrivare prima al passo e ordinare da mangiare per gli amici, sopra i 6.000 siete in giro col moroso di vostra figlia che si è presentato con una Ninja e ha bisogno di essere messo al suo posto quando salite in cima alla Calla. Per dire.
Cosa aggiungere, la moto è facile e lo è sempre non diventa complessa, scorbutica salendo di giri. Per il novanta percento del tempo la si guida solo con delle spinte sui manubri, senza dover compensare col corpo, al massimo caricando un po' le pedane ma più per gusto che per necessità. Ah giusto, il manubrio: sì, in Honda si son resi conto che quello precedente era un errore e ne hanno messo uno che non ricorda uno scooter.
Come detto, Honda ha centrato un segmento e in molti ci si affacciano. La cosa evidente è il livello messo in campo da Honda. C'è qualità diffusa, c'è elettronica, c'è figaggine (i fari full-led, vogliamo parlarne? E l'opzione con Akrapovic, o l'allestimento con il tris di borse, il paramotore e i faretti?).
Poi è ovvio, da Honda non possiamo aspettarci colori sgargianti e livree coraggiose: boreaux, bianco e nero (nero satinato devo dire che fa sangue).
Per il resto è una gran moto, una moto intelligente e ricca, con molte dotazioni già in versione “base”.
Che aggiungere. Quali sono le rivali? Beh sicuramente la Tracer, è evidente. Però, se io dovessi pensare ad una moto di questo tipo la vera rivale sarebbe un altro mezzo. BMW R1200RS. Stessa ruota (+o-), stesso peso, prezzo quasi. Certo la BMW ha più CV. Ma il senso è un altro, il livello di questa Honda porta il confronto con cilindrate superiori, non c'entra nulla con la F800ST, per restare in casa BMW. Secondo me la si valuta col Versys 1000 e non con la piccolina. Stessa cosa per la V-Strom, questa Honda guarda in alto.
Oh, poi di quelle citate non ne ho provata manco una, si fa per fare dell'onanismo da bar.
Veniamo alla fine.
COSA CI PUOI FARE: ignoranza e km, km, km, km, km, km, km, km.
COSA NON CI PUOI FARE: che ne so, robe troppo estreme, off road e altre robe così.
QUANTO SALE: poco poco, forse un po' per la marmitta ma mi dicono che il signor Akrapovic abbia già posto rimedio.
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