Magazine Per Lei

Prove tecniche

Creato il 08 febbraio 2015 da Taccodieci @Taccodieci
Chissà perchè quando dico che ai tempi dell'università ero una babysitter in pochi ci credono, e quelli che ci credono mi guardano con il sopracciglio alzato evidentemente pensando "...e quei bimbi sono ancora vivi? Vegeti? Non sono diventati psicopatici o serial killer?".
Invece nessuno fa difficoltà ad immaginarmi nei panni di una cameriera di pub, intenta a consigliare birre e a spazzare letteralmente fuori gli ultimi avventori alle 3 del mattino... per poi andare a divertirmi con loro al pub aperto fino a più tardi.
In ogni caso me la cavavo piuttosto bene e tutti i disegni che conservo di quegli anni, regalo dei "miei" bambini, lo dimostrano. Non più tardi della settimana scorsa ho visto una delle bambine che ho avuto la fortuna di accudire, ormai ventenne, saltarmi addosso dimenticando per un momento la propria età: che emozione conoscere il suo fidanzato e scoprire che non è diventata una pazza!
Poi cos'è successo? Perché ora, a distanza di qualche anno (qualcosa più di "una manciata", a dire la verità), i più faticano a immaginarmi a cambiare pannolini e a fare faccette buffe?
Poi c'è stato l'EPIC FAIL.
Immaginate la scena: idilliaco paesaggio montano, stile Heidi, con tanto di caprette che fanno ciao e tutto il resto. Battesimo dell'adorabile principessa di una coppia di cari amici.
Giornata perfetta, con un sole che pare disegnato apposta nel cielo.
Dopo la cerimonia i genitori chiedono a FF e me di andare con loro a casa per un pit-stop con la piccola prima del pranzo. Accettiamo contenti di dare una mano. Tanto che ci vuole? Ho anni e anni di esperienza come baby sitter alle spalle.
Succede tutto nel giro di un secondo: sono seduta al tavolo della cucina quando la madre mi affida la piccola per andare a cambiarsi d'abito nell'altra stanza. Nel momento stesso in cui la madre sparisce oltre la soglia la piccola si trasforma da angelo disceso dal cielo a biscia indomabile. Con un guizzo ben assestato si divincola dalla mia presa e, piegandosi come nemmeno Houdini avrebbe saputo fare, sbatte la testina sul tavolo con un sonoro "stonk".
FF e io ci guardiamo terrorizzati mentre sulla testa della bambina compare quello che credo sia il suo primo bernoccolo.
Lo so, i bambini sono imprevedibili, è una cosa che so benissimo, per questo la tenevo saldamente, giuro!
Ma come fare a non far sembrare tutto quello che potevo dire o fare in quel momento come patetiche scuse di una buona a nulla? Altro che Mary Poppins 'de noaltri, come dicono da queste parti.
Credo che l'epic fail abbia segnato più me che quella bambina. Lei l'ho rivista qualche mese fa, mi ha abbracciata e io ho ricambiato ma con mooolta diffidenza.
Vi potete immaginare il respirone profondo che ho fatto ieri sera, quando la mia amica mi ha chiesto di badare al suo minuscolo angioletto finchè lei si assentava per qualche minuto.
La mia amica la sistema su un cuscinone e lei pisola beata.
Nel momento stesso in cui la porta di ingresso si chiude e la mia amica esce la piccola diventa tutta rossa e inizia a urlare come se la stessi vivisezionando. Lei diventa rossa e io sbianco: non è possibile!
Ma è come andare in bicicletta: dimentico che da un momento all'altro potrebbe bussare un agente di polizia chiamato dai vicini e prendo in braccio la piccola. Stando ben alla larga da tavoli, scaffali e qualsiasi altro oggetto la cullo camminando nella stanza. E' così che succede il miracolo: la piccola smette di piangere, rannicchia le manine tra il petto e le guanciotte e pare che si rimetta tranquilla.
Come un ninjia provo a rimetterla sul cuscinone ma niente: come se avessi premuto un interruttore lei ricomincia a strillare e poco ci manca che alle sue strilla rispondano ululando tutti i cani del circondario.
La riprendo in braccio e ricomincio a cullarla per la stanza canticchiando, con la consapevolezza stavolta che se mi fermo sono finita.
E così l'ho risentito, il profumo più buono del mondo mentre la sua testina stava appoggiata alla mia guancia e lei si calmava. Era una vita che non lo sentivo e caspita se mi era mancato.
Il piccolo FF nella mia pancia si è agitato, come se si fosse ingelosito sapendomi beata di una bambina che non è lui e così mi sono ritrovata a cullare due bimbi contemporaneamente.
Due bimbi che mi hanno fatto credere di nuovo che sono una tosta e che ce la posso fare.
La Redazione

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