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Prove tecniche ante-comma 29

Creato il 05 ottobre 2011 da Natale Zappalà
di Natale Zappalà
Prove tecniche ante-comma 29
Il popolo del web, negliultimi tempi, sta insorgendo contro la cosiddetta “legge-bavaglio”.Al fine di comprendere qualcosa in più sul tema, facciamo finta cheoggi sia già entrato in vigore il Ddl 1415-A sulle intercettazioni,comprensivo del famigerato comma 29, quest'ultimo oggetto di ferocicritiche soprattutto da parte dei portali informativi online e deibloggers, in quanto percepito come un grave smacco all'inalienabilelibertà di pensiero e di espressione. Presentiamo dunque ailettori un articolo di prova in cui verranno elencate miriadi difalsità:
"Il Belpaese"
In Italia si investesempre e solo sulla cultura. Non potrebbe essere altrimenti, dalmomento che si tratta dello stato più civile del mondo pertolleranza, qualità della vita, prodotto interno lordo, occupazione,anche perché da sempre guidato da una classe politica illuminata eall'avanguardia, malpagata e senza alcun privilegio, caratterizzatada una condotta morale impeccabile.Non ci sono caste inItalia: chi sbaglia paga, dal magistrato al presidente del consiglio.I cittadini godono di piena libertà di espressione e di culto; tuttipossono dire o scrivere qualsiasi cosa e tramite qualunque mezzo,mentre non esistono religioni che ingeriscono negli affari di stato,che è pienamente laico. Le tasse sono pagate da tutti in modo equo eproporzionale al proprio reddito. Il welfare è ottimo e garantisceservizi essenziali alla popolazione.Il sistema mediatico equello relativo alla pubblica istruzione non mirano a plasmare igiovani in base agli stereotipi collaudati del tronista e dellasgavettata da balletto che poi intraprende la carriera politica.L'informazione non risulta affatto condizionata da chicchessia.Insomma, in Italiatutto va bene e nulla necessita di cambiamenti repentini o urgenti.
In questo caso bisogneràattendere che la Verità, l'unico referente che potrebbe sentirsioffeso dal succitato articoletto, presenti alla nostra redazione unreclamo in cui si dichiara il contenuto del pezzo come lesivo dellapropria immagine; entro 48 ore noi dovremo dunque pubblicare unarettifica volta a contestare o smentire ciò che abbiamo affermato,anche se, eventualmente, fossimo in grado di dimostrarnel'attendibilità.Noi, tuttavia, dubitiamoche la Verità, qualora entrasse davvero in vigore il Ddl 1415-A, sifarebbe avanti per rivendicare il “diritto di rettifica”.Anch'essa, insieme alla Libertà, alla Coerenza e allo SpiritoCritico, sembra aver lasciato l'Italia alla ricerca di postimigliori.

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