Di nuovo oggi, dopo tanti mesi, mi viene voglia di mettere le mani nel terriccio umido del giardino. Sotto la siepe sono comparsi i primi ciuffi di crochi . Temo per loro...penso sia davvero presto.Fa tenerezza quello sfacciato verde nuovo, quella fiducia nel futuro che li costringe a bucare l'involucro protettivo per mostrarsi al micro-mondo della siepe di casa mia.Il sole di questa mattina scaldava la terra e l'umore. In queste ultime ore si va via via velando, però.Avrei voglia di liberare alcune piante dalla loro tiepida prigionia invernale ma temo sia rischioso perché le gelate improvvise sono ancora possibili ; forse è meglio che mi accontenti di potare, raschiare, zappettare,....adoro farlo. E pensare che quello che mi ostino a chiamare pomposamente "giardino" si riduce a due francobolli di terreno che forse non arrivano a dieci metri quadrati. Spesso penso a cosa potrei fare con un VERO giardino; ma pazienza, mi consolo riascoltando con l'orecchio della memoria la battuta di mio babbo alle prese con il suo orto "la téra l'é bàsa!" : la terra è bassa, faticoso occuparsene.
Anche Romeo è felice, mi segue dappertutto e combina piccoli guai tendendomi inutili agguati da dietro i vasi
mentre July, la sorella, lo guarda con aria di sufficienza.PRIMAVERAmanca ancora più di un mese ma io l'annuso
come fanno i miei gatti!







