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Prove tecniche di teocrazia

Creato il 03 dicembre 2015 da Alby87

Scioccante e rivelatrice la levata di scudi del mondo cattolico integralista contro la docente che ha deciso di cambiare sesso.

Scioccante perché, tenetevi forte, perfino in Iran, una teocrazia islamica, il transgenderismo è ammesso e legale.

Rivelatrice perché in realtà abbiamo già insegnanti transessuali in Italia da anni, e per molti anni nessuno ha detto niente. Per quanto non sia un’esperienza di tutti i giorni, rientra tutta nel range della “normalità”. Solo oggi è diventata uno scandalo pazzesco, grazie agli strali di odio e al terrorismo psicologico dei talebani de ‘noartri. E il fatto getta luce ulteriore sulla già cristallina strategia degli adinolfiani: essi giocano sui pregiudizi sessisti ed omofobici preesistenti nella popolazione, cercando di farli emergere nuovamente al massimo livello di pericolosità.

Bisogna dire che gli italiani obbiettivamente vivono una dissonanza cognitiva: in media rispettano idealmente la dignità delle persone omosessuali e transessuali, al punto che ci convivono fianco a fianco; sono figli, amici, colleghi, genitori e parenti: l’italiano medio non odia il gay perché ne conosce uno. E tuttavia afferma tranquillamente che i gay non dovrebbero avere i suoi stessi diritti.

Tutto ciò ci ricorda Himmler che, nel discorso di Posen, spiegava al suo pubblico di gerarchi le ragioni del segreto attorno alla Shoah:

“Ed ecco che se ne arrivano, tutti i nostri ottanta milioni di tedeschi, e ciascuno di essi ha il suo bravo ebreo. E dicono: ‘gli altri tutti porci, ma ecco un ebreo di prima classe’.”

Ovviamente, però, se tutti quanti conoscono un bravo ebreo o un bravo gay o un bravo musulmano o un bravo transessuale, non è vero che sono tutti porci, e neanche la maggioranza. E qui sorge la contraddizione: perché, se davvero mi rispetti come umano tuo pari, mi dai pari diritti, è ovvio.
Noi LGBT infatti mettiamo in luce continuamente questa contraddizione, e diciamo agli italiani “guardate che, visto che idealmente ci considerate persone vostri pari, dovreste anche rispettarci concretamente attraverso diritti  e tutele”.
Gli integralisti cattolici del GIENDER, dal canto loto, si muovono in direzione opposta, ma dobbiamo rendergliene atto, col medesimo rigore logico: “italiani, visto che non siete disposti a rispettare concretamente gli LGBT, dovreste anche ammettere che sono pericoli per la società e che dovrebbero essere rinchiusi nei manicomi”. Che come discorso fila bene. In effetti l’incoerente qui è, come al solito, il middle voter, che nella dissonanza cognitiva sguazza beato e vorrebbe restarci ad libitum.

E, per corteggiare il middle voter moderato, gli integralisti cattolici cercano di presentarsi come moderati a propria volta. Salvo qualche pazzesco scivolone.

Per esempio, in questa deliziosa intervista, Satan… cioè, l’avvocato Gianfranco Amato (per l’occasione ribattezzato Giuliano da “Il Giornale”, evidentemente avvezzo a trattare con Amato di ben altra levatura se non morale, almeno politica) ammette con suprema lucidità che

“con i gay parificati ai neri e agli ebrei, dire che un uomo non può sposare un altro uomo equivarrà a dire che va impedito il matrimonio fra l’uomo bianco e la donna nera”.

Be’, sì, più o meno qui ha ragione. Siamo chiari, in realtà la legge Mancino già ora non è applicata quasi mai; basti dire che abbiamo la Lega Nord in Italia per rendersi conto del fatto che la Mancino già ora ha un valore quasi esclusivamente simbolico, e consideriamo che se va in porto la Scalfarotto sarà ulteriormente indebolita attraverso il salva vescovi. Quindi, malgrado godrei come una scrofa a vedere certe facce in prigione, non accadrà mai. Ma anche se concretamente lo scenario paventato da Amato non si realizzerà certo con la Scalfarotto, concettualmente il suo ragionamento, ancora una volta, non fa una grinza: se io dicessi che i matrimoni interrazziali sono un abominio sarei a tutti gli effetti un razzista, esattamente come dicendo che i matrimoni gay sono un abominio sarei un omofobo. Lineare.
E infatti Amato ci dice chiaro e tondo che omofobo lui lo è al 100%, e ci rende più chiaro il concetto istituendo un parallelismo logicamente ineccepibile fra la sua omofobia e il razzismo. Potrebbe quasi sorprendere il candore e l’onestà con cui dichiara al mondo di coltivare un’ideologia del tutto sovrapponibile all’Apartheid, ma io mi concentro maggiormente sul suo rigore logico, che è perfetto nella sua malizia. Sostanzialmente ci dice: “odio i gay, vogliono discriminare e insultare i gay, voglio sottoporli allo stesso trattamento dei neri durante l’Apartheid, e voglio che me lo lasciate fare senza nessuna conseguenza”.
Non si può dire che non sia stato chiaro e coerente. Peccato che adesso si è trovato dei consulenti di immagine che gli hanno fatto notare che non può dire quello che pensa in questo modo, altrimenti sono sicuro che ci regalerebbe molte altre perle …
E d’altro canto, qualche sospetto di essere di fronte a gente non proprio moderata ci era già venuto sentendo Costanza Miriano sperticarsi in lodi per Wladimir Putin, meritevole di aver de facto reso impossibile l’associazionismo gay e ogni manifestazione per i diritti LGBT nel suo paese.

Ma, se dopo aver letto dichiarazioni abominevoli come questa stessimo coltivando ancora dubbi su chi sono le persone come Amato, ecco che ora al banco di prova ci dicono chiaramente quale sarebbe la prima azione ufficiale se dominassero l’Italia: i transessuali insegnanti li licenziamo o li escludiamo a priori dall’insegnamento perché sono “pericolosi”.

Come gli ebrei ai tempi delle leggi razziali, e allo stesso livello delle teocrazie islamiche attuali o, perfino, peggio.

Quindi, ricapitolando: gay e transessuali non dovrebbero sposarsi e avere figli, non doverebbero poter insegnare, in più per loro dovrebbero essere sospesi i diritti costituzionali di manifestazione e di associazione. Se ci mettiamo dentro pure quello che scrisse Ratzinger nella sua famigerata lettera sulla cura pastorale delle persone omosessuali, non abbiamo neanche diritto all’alloggio.

Fortuna che loro sono i moderati che rispettano la dignità degli LGBT, se no che facevano, ci buttavano direttamente nei forni?

Ossequi.



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